Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
In primo piano L'opinione

Non è per niente facile!

La situazione non è delle più semplici da affrontare. Il Foggia, una squadra che sembrava dovesse uscire facilmente dalle retrovie della classifica grazie anche al suo buon organico, non decolla e perde dei punti fondamentali pur dichiarando, alla vigilia, di voler fare di tutto per portare a casa i tre punti.
La società sta valutando la situazione evidentemente per non voler fare una scelta di pancia, una scelta di rabbia e la posizione della proprietà va comunque rispettata perchè cambare qualcosa in corso è sempre una sconfitta considerando che il nuovo non sempre può modificare di colpo un andamento che sta diventando pericoloso.
Grassadonia ha la evidente responsabilità di non aver dato una identità precisa alla squadra, di aver voluto continuare un modo di giocare del suo predecessore ma che forse non gli apparteneva; insomma il tecnico, in questo momento, è sicuramente sul banco degli imputati ma anche la squadra sicuramente non è esente da colpe.
Questo organico, che si dice venga invidiato da tante squadre cadette, in effetti potrebbe andar bene per una squadra coinvolta nella corsa ai playoff. Le vittorie darebbero fiducia al gruppo ed i singoli riuscirebbero a dare il massimo perchè le qualità tecniche derivano dal loro DNA.
Giocare invece stazionando nei bassifondi della graduatoria, vivendo ogni gara come un’ultima spiaggia, dovendo convivere con i fischi e le contestazioni, probabilmente non appartiene a questa rosa e forse erano necessari elementi di categoria.
Il Foggia del secondo tempo contro il Venezia, quello che sconvolto dal gol del pareggio allo scadere della prima frazione, è sembrato intimorito e incapace a provare una giocata, a dare una scossa. Se calciatori che hanno fatto la A o comunque calciatori che hanno esperienze importanti nel loro curriculum hanno paura di provare a ribaltare un risultato, forse le possibilità di uscire dal tunnel non passano solo attraverso la sostituzione del tecnico.
Al Foggia di Delio Rossi, quello che sarebbe dovuto risalire in A e che invece rischiò di retrocedere, bastò il cambio della guida tecnica. Quest’anno potrebbe bastare?

Alberto Mangano

Giornalista sportivo , opinionista televisivo. Tra le sue collaborazioni quella con Il Mattino di Foggia. Autore del sito www.manganofoggia.it sulla storia, la cultura e le curiosità sulla sua città. Autore inoltre di diversi libri su Foggia e sul Foggia.
Seguimi su:

Ultimi articoli