Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
In primo piano La partita

Al Barbera un punto che fa morale

Alla fine poteva finire in un altro modo, la gara poteva essere decisa da un episodio da una parte e dall’altra e la squadra che avesse portato a casa il risultato, probabilmente non avrebbe rubato niente.
Diciamo subito che il Palermo, forte anche delle spiccate individualità e dei 19 punti di differenza in classifica, è sembrato più determinato ma oltre ad una supremazia a centrocampo soprattutto nella prima frazione, non è sembrato lucido davanti alla porta, tanto è vero che l’occasione più ghiotta, sempre nel primo tempo, capita tra i piedi di Galano che, complice una zolla, a tu per tu con Brignoli, manda all’aria l’occasione per portare il Foggia in vantaggio. Nel secondo tempo, dopo un buon approccio del Palermo che, con un forte pressing, costringe i rossoneri a qualche sbaglio di troppo, il Foggia cresceva abbandonando quell’atteggiamento condizionato forse da uno spiccato timore reverenziale, cominciando ad abbassare i ritmi, a palleggiare e provando ad alzare un po’ alla volta il baricentro.
Se è vero che Leali merita la palma di migliore in campo soprattutto per quella gran parata su Puskas, è altrettanto vero che anche Brignoli si supera su un preciso colpo di testa di Iemmello.
Il Foggia resta in partita in attesa del fisiologico calo dei padroni di casa che nel finale regalano la possibilità ancora a Galano e a Iemmello di sfiorare la possibilità di portare a casa l’intera posta e per la giusta interpretazione della gara nell’ultima mezz’ora, ripetiamo, forse non sarebbe stata “non meritata”.
Un punto a Palermo è importante, c’è poco da recriminare. La salvezza si deve conquistare su altri campi, i punti non si possono magari perdere con Cosenza, Crotone e Livorno ma il campionato non è ai titoli di coda e la capacità di soffrire, di essere pratici in campo può essere di aiuto per il futuro.
Alla vigilia della gara, Padalino aveva detto che la bontà delle operazioni di mercato si sarebbe vista in campo. Una partita da sola non fa testo ma le prestazioni di Leali e Billong riportano il sorriso in tutti quelli che avevano cominciato a preoccuparsi dopo la sconfitta con il Crotone.
Il Foggia torna vivo dalla Sicilia, non ha risolto i suoi problemi nè in campo e nè in classifica ma forse si comincia a vedere qualcosa all’orizzonte. Con maggiore serenità e con un po’ meno paura di sbagliare oggi, con un Palermo ormai stremato, si poteva affondare il colpo ma al Barbera anche il punto fa morale.

Alberto Mangano

Giornalista sportivo , opinionista televisivo. Tra le sue collaborazioni quella con Il Mattino di Foggia. Autore del sito www.manganofoggia.it sulla storia, la cultura e le curiosità sulla sua città. Autore inoltre di diversi libri su Foggia e sul Foggia.
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