Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
In primo piano La partita

Zero gol, zero spettacolo ma un punto che sta bene sia al Foggia che al Teramo

E’ un primo tempo da dimenticare quello fra Foggia e Teramo con i portieri annoiati spettatori di una partita giocata da due squadre apparse, sin dai primi minuti, abuliche e confusionarie. Oltre ad alcune conclusioni dalla distanza tanto velleitarie quanto imprecise, l’unica occasione degna di essere annotata è quella capitata ai rossoneri allo scadere di tempo, quando un rimpallo fortunoso sui piedi di un difensore teramano per poco non beffa Lewandowski.

La seconda frazione non è da meno, sono pochi gli episodi da segnalare come il colpo di testa di Soprano su corner, bloccato con sicurezza da Fumagalli ed i ripetuti tiri dalla grande distanza di Bombagi che non sortiscono alcun effetto. A nulla servono le correzioni in corsa dei due allenatori che cercano di rivitalizzare i reparti offensivi per portare a casa il bottino pieno. A risvegliare gli assopiti animi di chi assiste alla gara è però lo splendido gesto tecnico di mister Marchionni che arpiona al volo, nei pressi della sua panchina, un lungo rilancio di Fumagalli terminato in fallo laterale. Per la cronaca, misera come non mai, il Teramo va in gol nell’ultimo dei quattro minuti di recupero, con Ilari che colpisce in evidente posizione di fuorigioco.

FOGGIA-TERAMO

Foggia (3-5-2)

Fumagalli; Anelli, Gavazzi, Galeotafiore; Kalombo, Garofalo, Salvi (32’st Morrone), D’Andrea, Di Jenno; Curcio (16’st Vitale), Dell’Agnello (32’st Balde). A disp: Jorio,  Said, Agostinone, Del Prete, Moreschini, Iurato, Pompa, Cardamone, Turi. All. Marchionni.

Teramo (4-3-3)

Lewandowski; Vitturini, Soprano, Piacentini, Tentardini; Mungo (15’st Ilari), Santoro, Arrigoni; Bombagi (32’st Cappa), Pinzauti (28’st Gerbi), Costa Ferreira. A disp. D’Egidio, Trasciani, Romanucci, Di Francesco, Viero, Lombardi. All. Paci.

Arbitro: Di Graci di Como

Assistenti: Lencioni di Lucca e Testi di Livorno

IV Uomo: Grasso di Ariano Irpino

Ammoniti: Mungo (T), Bombagi (T), Galeotafiore (F), Morrone (F)

Giovanni Vigilante

Giornalista, inizia come inviato della trasmissione sportiva Direttissima su Telefoggia, programma di successo dei primi anni del 2000. Successivamente passa a TeleRegione e segue le gesta dei rossoneri per la trasmissione Forcing. Già autore delle “Sventagliate” per Foggiasport24, collabora con il free press “Piazza Affari” per la rubrica “Piazza Rossonera” e per i siti CalciodelSud e PianetaSerieB.

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