Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
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Un primo e un secondo possono bastare

di Rosario De Rosa

Archiviata l’ennesima partita dei nostri beniamini, non facciamo in tempo a gustare la vittoria che già dobbiamo prepararci alla prossima gara.
Ormai dobbiamo abituarci e rassegnarci al calcio spezzatino, diluito per tutta la settimana e condito di anticipi e posticipi, di posticipo dell’anticipo, anticipo del posticipo…
Ogni giornata sembra essere il menù dei nostri pranzi matrimoniali del Sud, fatti di primo primo, secondo primo, terzo secondo e così via (fatto sta che, chissà come, al momento dei dolci uno spazio nello stomaco si trova sempre). È il calcio moderno, il calcio dei diritti, delle concessioni, del turnover, reso obbligatorio dalla frequenza ravvicinata delle partite tra loro, ma a noi non piace: noi che aspettavamo “Tutto il calcio minuto per minuto”, che stavamo lì buoni buoni attorno alla 128 del nonno con la schedina in mano ad aspettare il novantesimo che era per tutti, minuto più minuto meno; noi che sapevamo che il mercoledì era la Coppa Campioni e il giovedì la Coppa UEFA e la Coppa delle Coppe; noi che un primo e un secondo possono pure bastare!

Redazione Solofoggia.it

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