Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
In primo piano Verso la partita

Agostinone, il Bari e Auteri…

Sarà un derby strano e non solo per la differenza tecnica tra le due compagini. Sarà strano perchè non avrà la giusta cornice di pubblico che questo derby ha saputo sempre regalare. Questa volta non ci sarà quindi il dodicesimo uomo in campo a spingere la squadra verso il più bello degli obiettivi, quello di vincere contro i Galletti e contro quell’Auteri mai amato da queste parti già da quando, da calciatore, cercò di rovinare il sogno promozione nell’89 con un suo gol nella ormai famosa partita sul neutro di Trapani.
A ricordare l’importanza del derby e delle sfide contro il navigato tecnico oggi biancorosso, ci penserà lui, quel Pino Agostinone che, da capitano rivivrà, già dal fischio di inizio della gara, tante di quelle partite che sono rimaste nella mente di tanti foggiani come lui.
Proprio lui era in campo, nell’aprile del lontano 2011, quando a far visita al Foggia di Zeman venne la Nocerina di Auteri che proprio quel giorno, portando a casa i tre punti con una rete di Pomante nella ripresa, conquistò la matematica certezza di disputare il campionato di serie B nella stagione successiva. Era il Foggia di Sau, Insigne, Farias, Laribi ma anche del giovane Agostinone che subentrò nella ripresa a sostituire Salamon. Quella partita non fu mai digerita da Pasquale Casillo per l’annullamento di tre reti ai rossoneri da parte del sig. Bolano di Livorno.
Ma il buon Pino era presente anche nel gennaio del 2016, anche se solo in panchina, quando il Benevento di Auteri allungò il passo proprio a Foggia per la conquista della prima storica promozione dei sanniti in B, pareggiando nel finale di gara con un rigore molto dubbio su Ciciretti e realizzato da colui che successivamente sarebbe diventato l’idolo dei tifosi rossoneri, Fabio Mazzeo. Era il Foggia di De Zerbi e l’arbitro quel giorno era Marinelli di Tivoli.
Questa volta il Foggia sembra partire sconfitto nel derby di domenica prossima ma proprio Agostinone dovrebbe ricordare quel derby in cui i rossoneri erano dati per sconfitti ma poi, anche senza la presenza dei propri sostenitori, riuscirono ad uscire dal San Nicola con i tre punti in tasca. Era una partita di Coppa Italia, eravamo nell’agosto del 2015 e sulle due panchine siedevano De Zerbi e Nicola. Quel giorno a “bucare” Guarna ci pensarono Gigliotti e Floriano e a nulla servì la rete di Defendi che servì solo ad illudere i biancorossi.
Non sappiamo se certe partite si possano vincere solo con le motivazioni ma di certo sappiamo che capitan Agostinone ne avrà qualcuna in più rispetto ai compagni.

Alberto Mangano

Giornalista sportivo , opinionista televisivo. Tra le sue collaborazioni quella con Il Mattino di Foggia. Autore del sito www.manganofoggia.it sulla storia, la cultura e le curiosità sulla sua città. Autore inoltre di diversi libri su Foggia e sul Foggia.
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