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Per battere il Cerignola…

di Rosario De Rosa 

Olio, petrolio, benzina e minerale, per batter il Cerignola ci vuol la Nazionale!
Era il 1958, nel film ‘Gambe d’oro’ la Nazionale perde contro la squadra dauna (che ha come presidente Totò nelle vesti del Commendator Renzoni) grazie ai goals di Aldo e Franco.
Era un film, da piccolo pensavo tra me e me quanto dovesse essere forte questa squadra per avere avuto addirittura un film ad essa dedicata; poi con Oronzo Canà ho scoperto la Longobarda e il 5-5-5, quando si passava dai tubi Innocenti ai gradoni di cemento dello “Zaccheria”, poi ho conosciuto Zeman (ma questa è davvero un’altra storia).
In quel film la Nazionale perse contro la squadretta del paese, un evento incredibile e che non deve mai accadere, però più tardi nella realtà successe davvero!
Era il 1994, era la Nazionale di Sacchi, poco prima dei Mondiali; polemiche, critiche, 4-4-2 mal digerito dalla stampa e dai giocatori (soprattutto Signori),  dopo le sconfitte contro la Francia e la Germania la Nazionale giocò contro il Pontedera, allora in testa al proprio girone di Serie C2 e allenato da un sacchiano convinto: Francesco D’Arrigo (nomen omen). Sul campo di Coverciano, per questo test, ci fu addirittura un fischietto d’eccezione come Pierluigi Collina. Il patatrac avvenne al primo tempo: Aglietti, il bomber del Pontedera, lanciò Rossi al 19’ per il vantaggio e, pensate un po’, tre minuti più tardi, la difesa pluridecorata della Nazionale (e del Milan) si addormentò nuovamente sugli sviluppi di un corner, lasciando ad Aglietti la palla del raddoppio. Sembrò uno scherzo. E invece fu tutto vero: l’Italia perse 2-1 con il Pontedera!
Sacchi ebbe la forza e il coraggio di superare le critiche, le lamentele, tant’è che poi l’Italia arrivò seconda ai Mondiali, fermata solo ai rigori.
È il 2019 e il Cerignola ha perso, stavolta non c’è voluta la Nazionale, ma il Foggia!
Anche io ho avuto l’onore e la fortuna di giocare (e di tornare integro) al ‘Monterisi’ e so che non è un campo facile, la pressione è sempre forte e il terreno scotta davvero tanto.
“Per batter il Cerignola ci vuol la Nazionale”: no, forse più semplicemente cuore, passioni, muscoli e un grande gol di Campagna.

Redazione Solofoggia.it

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