Speriamo sia l’ultima retrocessione!

Beh, almeno ora sappiamo che il Foggia è in C e non corre il rischio di retrocedere un’altra volta. Tutto torna come quel maledetto 11 maggio a Verona, quando a Foggia si piangeva per una, forse non troppo prevista, retrocessione mentre gli scaligeri esultavano per il raggiungimento dei playoff che, guarda caso, avrebbero pure vinto. Lo scorso anno a Parma esultarono per l’impresa di Floriano a Frosinone, chissà chi ringrazieranno i tifosi gialloblù per una partita che era in pugno ai rossoneri e che poi veniva buttata letteralmente alle ortiche.
Nel mentre ci si leccava le ferite per la disfatta, si arrivava però al 13 maggio, alla retrocessione del Palermo e a tutte le conseguenze relative. Il Foggia viene ritirato in ballo, si alimentano illusioni, certezze, si ritorna ad essere esperti di cavilli procedurali e un po’ tutti si ritrovano a studiare leggi e codicilli, sportivi e non.
Forse allora si capisce che qualcosa non quadra, che le vicende varie illudono alcune squadre, ne condannano altre, sembra proprio che nel calcio si debba essere bravi non solo in campo ma anche nei meandri del Palazzo, del quale vorremmo non parlarne più per sempre, vorremmo non dover più parlare di punti da scontare, di commissariamenti, di Collegi di Garanzia, di ricorsi, di Tar, di Commissioni Federali, di Lega, di FIGC.
Prendiamoci la nostra serie C, evitiamo di dire “Siamo il Foggia” perchè evidentemente non siamo proprio nessuno o meglio siamo una squadra con un passato glorioso ma niente di più. Torniamo evidentemente nella nostra dimensione pur sapendo che non bisognerà tardare nemmeno di un’ora per la presentazione della prossima fidejussione perchè arriverebbero i punti di penalizzazione. Al Foggia questo è già successo e questo succederebbe. Ci sono reati e reati, il ritardo è punito.
Pensiamo al nostro futuro, i calciatori ormai sono a godersi le vacanze, la retrocessione se la poange la gente, quella che ci aveva creduto, ma veramente, non a chiacchiere. Pensiamo a ripartire con un progetto serio che abbia i suoi tempi, che si possa affidare ai giovani e a chi ha voglia di lottare. Di fenomeni e vecchie glorie ne abbiamo già visti tanti.