Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
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Riparte il campionato

Si gioca allo Zaccheria il big match della prima di ritorno nel girone H di serie D

di MASSIMO G. MARSICO

Si ricomincia. A campi invertiti.
Sarà sino alla fine un duello Bitonto – Foggia, appaiati in testa con 37 punti?
Lo vedremo nel corso del tempo. Ma già i primi 90 minuti del girone di ritorno potranno essere indicativi in tal senso.
Il Foggia ospita il Fasano (quarto, a quota 30). E’ big match della 18^ giornata.
Due sconfitte (a Cerignola prima e a Casarano poi) ed un pareggio (a Brindisi, nell’ultima del 2019) hanno scaraventato giù dal podio del torneo la squadra di Laterza, sorprendente (come il Sorrento) nel girone di andata (chiuso con 9 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte).
Il Foggia (vincendo andrebbe a +10) potrebbe toglierle definitivamente ogni velleità di successo finale (ammesso che ne abbia). Ma il Fasano, finora, in questa stagione, è stata la “bestia nera” dei rossoneri, battuti in campionato all’esordio (a settembre, nell’unica gara con Mancini in panchina) ed eliminati in Coppa Italia (sia pure ai rigori), un mese fa. Come dire: avversario peggiore non poteva esserci, per la prima del 2020 (anno del centenario).
E’ un Foggia ancora… spuntato, quello che riprende la corsa verso il traguardo della promozione.
Tedesco (che ha sostituito in attacco Iadaresta) non è propriamente un bomber (finora non è andato al di là dei 4 gol a stagione). Ma, prima o poi, arriverà qualcuno a dare una mano a Tortori e compagni.
Più agevole – almeno sulla carta – il primo impegno dell’anno per il Bitonto: ospita il Francavilla (riaffidato a Lazic), fanalino di coda (con l’Agropoli) del torneo.
Facile – sempre sulla carta – anche l’impegno del Sorrento (terzo, staccato di 4 lunghezze dalla vetta): riceve l’Agropoli che ha chiuso il 2019 con 5 sconfitte consecutive.
Insomma, delle prime 3 rischia maggiormente il Foggia. Ma le gare dopo le feste riservano sempre qualche sorpresa…
Tra le sfide più attese della prima di ritorno, c’è Casarano – Audace Cerignola.
In classifica sono una dietro l’altra, ad una lunghezza di distanza: quinto il Casarano (che chiude la zona play off a quota 29), sesto (con il Taranto) il Cerignola (28 punti, in attesa che si… risolva il “caso Kosnic”). Il ritardo (sorprendente) dalle battistrada (che corrono a ritmo sostenuto: 2,17 punti/partita) non consente – ad entrambe – la possibilità di passi falsi, se vogliono continuare a sperare in qualcosa (leggi: promozione) che oggi appare quasi impossibile. Dunque, guai ai vinti!
La speranza è l’ultima a morire. Il Taranto deve far suo l’aforisma, per dare un senso al suo girone di ritorno. Era partito con i favori del pronostico, si ritrova a metà strada in grave (e forse irrimediabile) ritardo (nonostante il cambio in panchina). E’ atteso dal Brindisi (che ha chiuso risalendo in classifica il 2019: 3 vittorie ed un pareggio) per il derby dei due mari. Rischia (in caso di sconfitta) di affondare.
Completano il quadro della prima di ritorno le gare Altamura – Gladiator, F. Andria – Gelbison, Grumentum – Nocerina e Nardò – Gravina, di nessun interesse per l’alta classifica.

Redazione Solofoggia.it

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