L’occasione persa dal Palazzo
Dopo 10 giorni dalla tragedia che ha portato via alle rispettive famiglie Samuel Michele e Gaetano, dobbiamo fare delle considerazioni su quanto successo dal 13 ottobre in poi.
Foggia ha dimostrato ancora una volta, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di sentirsi comunità e di riuscire a stringere tutti i suoi figli guidati dalla solidarietà, dall’appartenenza e dal dolore. Abbiamo visto la sindaca adoperarsi da subito a sostegno delle famiglie disperate, abbiamo applaudito il presidente Canonico per essersi messo totalmente a disposizione, abbiamo verificato la bontà del Vescovo che ha speso parole incoraggianti a favore degli Ultras annunciando di voler quanto prima assistere ad una gara in curva. Applaudiamo anche i 10.000 biglietti venduti, non tutti utilizzati allo Zaccheria, venduti solo perché l’incasso sarebbe andato a favore delle famiglie sfortunate.
Insomma ancora una volta, purtroppo ancora una volta nelle tragedie, abbiamo capito cosa è Foggia e cosa sono i Foggiani.
Quello che poi ha meravigliato più di tutto è stata la solidarietà, vera e non di facciata, da parte dai clubs Ultras di tutta Italia, ma anche oltre, che al di là delle rivalità fisiologiche hanno manifestato, hanno incoraggiato, hanno raccolto fondi, hanno viaggiato per partecipare ai funerali.
Insomma la macchina che ruota intorno al calcio si è mossa alla grande sottolineando che il mondo Ultras è una cosa totalmente diversa dall’immaginario collettivo, diversa dal tifo dei “colletti bianchi”.
Grande assente è stato il Palazzo, quello che regolamenta questo sport, quello che avrebbe dovuto rinviare una partita, cosa sicuramente accettata da entrambe le società a dispetto di certe fake news, quello che in alternativa avrebbe dovuto permettere la presenza dei tifosi avversari, quello che avrebbe dovuto prevedere un minuto di raccoglimento in tutta Italia e in tutte le categorie. Si è persa una occasione per avvicinare popoli, si persa l’occasione per vivere il calcio come sport. Si è percepita la paura di crescere.
Peccato, gli assenti hanno sempre torto.
Il Palazzo tornerà ad occuparsi dei gruppi organizzati del tifo forse per qualche petardo, per punire qualche frase offensiva.
Ci voleva una tragedia, caro Palazzo, per dimostrarti che gli Ultras sono un’altra cosa.