Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
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La quattordicesima in A

di Salvatore Valerio

Il “sorpasso”, il portierino Turati e le romane in copertina. La crisi del Napoli.

La giornata ha inizio con tre anticipi che sanciscono la scarsa importanza, ai fini del risultato, del fattore campo.
Brescia Atalanta 0-3
Dopo tredici anni si ripropone il derby lombardo al Rigamonti di Brescia.
L’Atalanta ritorna alla vittoria grazie ad una doppietta di Pasalic (26mo e 61mo)
e con il gol nel finale di Ilicic.
E’ attualmente la squadra che è andata a segno di più in questo campionato.
La “Dea” è in un momento magico, dopo la bella prestazione in Champions League che le consente delle chance di qualificazione.Per il Brescia di Grosso è buio pesto, lo testimonia la sua classifica
(ultimo posto).
Genoa Torino 0-1
Bremer al minuto 77 è l’autore del gol che consente al Torino di conquistare l’intera posta in quel di Marassi. Il verdetto è impietoso se si considera la sfortuna della squadra di T.Motta capace di colpire due legni nel secondo tempo.
Nella occasione Mazzarri lascia fuori Belotti. Con un pressing alto e con tanto movimento dei suoi attaccanti, la squadra granata non offre riferimenti alla difesa di casa. Bremer è bravo, in occasione del gol, a saltare più alto di tutti sul cross di Verdi.
Fiorentina Lecce 0-1
Gli appassionati tifosi della squadra viola non stanno vivendo momenti esaltanti.
Oggi è stata una di quelle partite in cui oltre al danno di aver lasciato i tre punti all’avversario, che ha interpretato bene la partita in maniera onesta ma incisiva, anche la beffa dell’infortunio a Ribery per il quale si teme un lungo stop. Per la squadra di Montella è il terzo stop consecutivo. Il Lecce con sacrificio ed anche sofferenza raccoglie il massimo con il gol di La Mantia al 49mo, nella unica occasione avuta durante tutti i 90 minuti.
La Fiorentina conclude il match tra i fischi di disappunto dei suoi tifosi. La società Viola continua, al momento, a dare fiducia a Montella. Saranno le prossime gare a dare un verdetto chiaro e definitivo sul futuro dell’attuale allenatore della squadra viola. Al momento Gattuso (in pole position) può attendere.

Juventus Sassuolo 2-2
Se dovessimo dare la copertina all’artefice di questa buona prestazione, con relativo risultato positivo della squadra di De Zerbi, non avremmo dubbi nello scegliere il “portierino” del Sassuolo di nome Turati.
Un predestinato. A 18 anni potrà dire di aver fermato, con i suoi interventi, calciatori del calibro di Higuain, Dybala, Cristiano Ronaldo.
De Zerbi per il contemporaneo forfait dei due portieri titolari Consigli e Pegalo è stato obbligato a puntare sul portiere della squadra Primavera che risulterà essere decisivo per la sua squadra.
Papere a parte è stata una partita in cui si è notata una Juventus alquanto presuntuosa a cui riesce solo in parte di riacciuffare il risultato. Amara la considerazione di Sarri a fine partita che afferma: “contro determinate squadre manca una certa motivazione, può succedere a livello inconscio”. Non è nel DNA della società bianconera avere questi presupposti e cali di tensione.
Siamo sicuri che sia il Mister che la società cercheranno di porre rimedio a tale problema. In conclusione un portiere esordiente ragazzino in piena trance agonistica insieme ai tanti errori di misura, hanno fatto andare in tilt la Juventus.
Ad ogni modo applausi al Sassuolo.
I gol: Bonucci al minuto 20, Boga (Sa) al 22mo, Caputo (Sa)al 47mo, Cristiano Ronaldo al 68mo su rigore.
Nel premio Kopa lo juventino De Ligt viene premiato come il miglior Under 21 del mondo.

Inter Spal 2-1
L’Inter approfitta del mezzo svarione della Juventus e va in testa alla classifica.
Per i tifosi il passato di Conte è solo un ricordo. I nerazzurri sono al primo posto della classifica, è questo ciò che conta.
Nel segno di Lautaro Martinez, in gol al 16mo e 41mo del primo tempo, questa partita che potrebbe rappresentare la svolta per le velleità in chiave scudetto della squadra nerazzurra dopo dieci lunghi anni.
E’ vero che dopo il primo tempo la squadra perde un po’ la distanza tra i reparti e rischia, dopo il gran gol di Valoti al minuto 5 del secondo tempo, ma la motivazione e il carattere, componenti che Conte trasmette alla squadra rappresentano un valore aggiunto capace di resistere al ritorno della squadra di Semplici che il primo tempo era sembrata
annichilita e distratta.
Per gli appassionati delle statistiche è la prima volta, nella storia dell’Inter, che in 14 partite arriva al successo per 12 volte.
Lazio Udinese 3-0
E’ la sesta vittoria consecutiva. La Lazio è una squadra che segna molto e mostra una difesa più accorta del solito.
E’ vero che due dei tre gol sono nati da altrettanti rigori sembrati ineccepibili, ma il risultato è stato messo in cassaforte già nel primo tempo con un secco tre a zero.
Doppietta di Immobile sempre più solo in vetta alla classifica dei marcatori.
In gol anche Luis Alberto.
Parma Milan 0-1
A Parma il Milan raccogli tre punti molto importanti per avvicinarsi a posizioni di classifica più consoni al suo blasone.
La difesa regge e sul finale Hernandez va in gol. Ancora a secco “il pistolero” Piatek e pare che sia proprio il reparto avanzato a creare apprensione a Pioli.
Sull’altro versante D’Aversa, Mister del Parma, mostra rammarico per non aver portato a casa almeno un punto.
Napoli Bologna 1-2
Per il Napoli è crisi.
La squadra pare non risolvere problemi che molto probabilmente sono legati allo spogliatoio. Giocatori che sembrano la copia sbiadita di se stessi. Su tutti un Mertens irriconoscibile ed un Insigne al di sotto dei suoi standard con un Lonzano indecifrabile. Insomma i problemi ci sono e la bella squadra di un tempo che divertiva e vinceva non c’è traccia.
Eppure sembrava mettersi bene per la squadra di Ancelotti andata a segno con Llorente al 41mo del primo tempo.
Ma il Bologna prima con Skow Olsen al 13mo e successivamente con Sansone al minuto 36 del secondo tempo, con cuore e sacrificio, certifica la vittoria e con essa la crisi della squadra azzurra.
Verona Roma 1-3
La Roma vince contro un Verona bravo e tenace che non meritava un passivo così ampio.
Adesso la Roma è al quarto posto e attende di incontrare la capolista Inter.
I gol:Kluivert al 17mo,Faraoni pareggia per il Verona al 21mo, poi Perotti su rigore al 45mo e Mkhitairan due minuti dopo.
Cagliari Sampdoria 4-3
L’ultima partita della giornata offre gol ed emozioni a non finire in un match infinito. Il Cagliari di Maran parte fortissimo, ma non concretizza le azioni di gioco anzi va sotto grazie ad un rigore siglato da Quagliarella.
Al 52mo Gaston Ramirez raddoppia per i blucerchiati in contropiede. Al 69mo Nainggolan riapre la partita ma dopo due minuti Quagliarella riporta a due i gol di vantaggio della squadra di Ranieri.
Al 74mo il Cagliari in gol con Joao Pedro che si ripete due minuti dopo. Adesso è parità! Partita pazzesca vietata ai deboli di cuore. Il colpo di scena al 96mo con il gol del vantaggio del Cagliari con Cerri.
Alle due squadre va il merito di aver dato il via ad una partita di rara bellezza in cui Fabio Quagliarella, con 156 gol in serie A raggiunge Pippo Inzaghi,Gigi Riva e Roberto Mancini tra i migliori marcatori della serie A.

Redazione Solofoggia.it

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