Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
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La nona di ritorno in A

di Salvatore Valerio

Una Juventus irriconoscibile lascia i tre punti al Genoa nella giornata del derby milanese.

Apre la giornata un interessante Cagliari Fiorentina.
Importante non solo in chiave salvezza ma anche per valutare certe dinamiche in casa Viola.
E’ anche la partita dei paradossi. Da un lato c’è il commovente ricordo di Astori, dall’altro gli squallidi cori di una parte della tifoseria fiorentina che in maniera vergognosa si lasciano andare in cori vomitevoli nei confronti di una persona che si era sentita male sugli spalti. Il povero tifoso sardo (poco più che quarantenne) colto da infarto morirà dopo il ricovero.
A questo punto la partita passa in second’ordine.
Partita che il Cagliari vince per due a uno con reti di Joao Pedro al 52mo e Ceppitelli al 66mo , per la Fiorentina al minuto 88 Chiesa.
Qualcuno ha definito quei cori, come le scene di un film dell’orrore dove è emersa la bassezza di certe terminologie (…devi morire…) che sarebbe ora di accantonare una volta per sempre. Verrebbe meno con esse quel livello di inciviltà che l’uomo, a volta riesce, a raggiungere. Si dirà che è una minoranza, ma come dice Andrea Schianchi in un editoriale sulla Gazzetta dello Sport, ”… sono sempre le minoranze a fare rumore mentre le maggioranze se ne stanno in silenzio e non reagiscono…”
Fuochi pirotecnici tra Sassuolo e Sampdoria.
Ancora a segno Quagliarella (fresco di convocazione in Nazionale) che fa sognare l’Europa ai doriani di Mister Giampaolo.
La squadra di De Zerbi ha palesato numerose amnesie difensive ( il risultato parla da solo) e qualcuno ha azzardato l’ipotesi di appannamento motivazionale in una squadra che si sente già in “ferie”. La vittoria manca da sette turni e tanti i gol subiti . Tutto ciò rappresenta un campanello d’allarme per la squadra nero verde.
I goal. Per il Sassuolo : Boga 38mo ,Duncan al 63mo , al 92mo Babacar. Per i doriani :Defrel al 15mo, Quagliarella al 36mo,Linetty 39mo, 46mo Praet, Gabbianini al 72mo.
La Roma era attesa contro la Spal con una certa attenzione e curiosità dal momento che nonostante la vittoriosa gara nella scorsa partita contro l’Empoli in casa ,non era parsa al meglio della condizione .
Del resto il neo allenatore Claudio Ranieri non ha la bacchetta magica nel ritemprare uno spogliatoio alquanto triste e demotivato non capace, al momento, di dare risposte adeguate ed in linea con le aspettative.
Con la Spal è andata peggio di quanto possa dire il risultato. Prestazione insufficiente e tre punti d’oro in chiave salvezza lasciati alla squadra estense.
Una prestazione che allontana i giallorossi dalla zona Champions.
Un primo tempo da dimenticare per i giallorossi contro una Spal molto motivata e concentrata.
Calciatori fuori forma errori di interpretazioni tattiche da parte di Ranieri.
Un po’ di vivacità alla squadra romanista la dà l’entrata di Zaniolo nel secondo tempo, ma ormai il gioco è fatto.
Insufficienza piena per l’arbitraggio di Rocchi.
La Spal è la bestie nera della Roma . Sei punti su sei guadagnati dalla squadra di Semplici.

Il Bologna con una grande prestazione, guadagna fuori casa tre punti di platino per la salvezza.
Una rivincita per mister Mihajlovic.
Il Torino perde una occasione per rimanere ancorato alle posizioni alte in chiave Europa League.
Si rivede finalmente un Palacio super ed è merito del mister se la squadra rossoblù di Bologna ha la possibilità di sfoderare prestazioni importanti che servono a rimettere sulla giusta carreggiata una squadra fino a qualche settimana fa apparsa abulica e con prestazioni scialbe.

La Juventus, senza Cr7 messo a riposo da Allegri, trova il Genoa di Prandelli che rifila la prima sconfitta del Campionato alla più titolata squadra d’Italia.
Una sconfitta che non deve far gridare allo scandalo in quanto viene dopo la grande prestazione di qualche giorno fa con l’Atletico Madrid che ha portato i bianconeri nei quarti di finale.
Si sa che certe partite lasciano delle scorie non solo dal punto motivazionale ma si sentono anche nelle gambe. Comunque bisogna rendere merito ad un Genoa messo bene in campo e che anche nei momenti in cui ha subìto la squadra bianconera lo ha fatto senza disgregarsi e rispondendo colpo su colpo.
Il primo tempo sarà ricordato per un rigore prima dato alla squadra ligure per un mani in area di Cancelo . Successivamente la VAR fa cambiare la decisione all’arbitro Di Bello in quanto è Kouamè a toccare prima dell’intervento di Cancelo col braccio.
Nel secondo tempo si nota una Juventus con maggiore incisività. Non segnalata una spinta su Mandzukic da parte di Romero in area di rigore genoana.
Visto invece, con l’ausilio tecnico, un millimetrico fuorigioco che vanifica la bella azione iniziata da Cancelo che passa la palla a Dybala che insacca.
Gli ultimi 25 minuti sono di marca genoana.
Al 27mo il gol di Sturaro e al 37mo Pandev in contropiede , stendono una Juventus stanca .
Non porta bene la città di Genova alla Juventus.
Non perdeva in trasferta dal novembre 2017, anche in quella occasione fu al Ferraris di Genova contro la Sampdoria (2-3).
Spicca in questa giornata lo scontro salvezza tra Empoli e Frosinone .
Vittoria dell’Empoli sui ciociari che riporta in zona salvezza la squadra toscana.
L’Atalanta frena la sua corsa europea con un baldanzoso Chievo che viene raggiunto da Ilicic al minuto 56 . La squadra veneta era passata in vantaggio con Meggiorini al 32mo del primo tempo.

La Lazio travolge il Parma con un poker grazie anche ad una doppietta di Luis Alberto.
Nel secondo tempo il gol della bandiera del Parma con il giovane Sprocati un ex del vivaio bianco celeste. Adesso la squadra di Simone Inzaghi sente vicina la zona Champions. Anche perché deve recuperare una partita alquanto abbordabile contro l’Udinese.

L’Udinese spaventa il Napoli nel primo tempo.
Ai goal di Junes al 17mo e Callejon al 26mo, risponde l’Udinese con Lasagna al 30mo e Fofana al 36mo.
Ma nel secondo tempo è tutta un’altra storia .
Il Napoli sciorina il solito buon gioco che consente a
Milik al minuto 57 e al redivivo Mertens al 69mo, di chiudere la partita.
Il Napoli approfitta dello scivolone della Juventus che adesso è a -15 , distanza siderale.
Attimi di paura al San Paolo dopo che il portiere del Napoli Ospina si accasciava a terra al 41mo.
All’inizio gara ( minuto 4) aveva avuto un colpo alla testa in uno scontro con Pussetto. Trasportato all’ospedale la TAC ha dato per fortuna esito negativo. Sarà tenuto comunque in osservazione durante la notte.

La gara più attesa della giornata è senza ombra di dubbio il derby della Madonnina.
L’Inter si deve riscattare dalla opaca prestazione in Europa League di giovedì contro il Francoforte.
Qualcuno mormora che Spalletti con un risultato negativo oggi rischierebbe l’esonero.
Il Milan deve mostrare continuità di risultati e gioco per poter contendere il terzo posto ai nerazzurri in zona Champions.
L’Inter parte forte ed al terzo minuto va in goal con Vecino che si trova nella giusta posizione per mettere in rete. Nei primi 45 minuti la squadra migliore risulta l‘Inter per come è messa in campo e per come interpreta la partita.
Attenta in difesa e sempre pericolosa in avanti.
Macchinosa e disordinata la manovra del Milan con un Piatek alquanto isolato.
Anche nel secondo tempo l’Inter inizia a spron battuto andando al raddoppio con de Vrij al 51mo.
Dopo qualche minuto il Milan ha un scatto d’orgoglio e va in gol con un colpo di testa di Bakaioto al minuto 57. Adesso il Milan sembra essere in palla, c’è anche maggior movimento da parte dei centrocampisti che mettono in difficoltà la difesa dell’Inter.
Ma al 67mo, nel periodo migliore dei rossoneri, arriva la doccia fredda. Rigore per atterramento all’ingresso dell’area di Politano da parte di Castillejo.
Lautaro dal dischetto e gol!
1-3 a favore dell’Inter!
Tutto finito? Neanche per sogno perché il Milan continua a giocare e tre minuti dopo e precisamente al minuto 71 Musacchio va in rete.
Restano da giocare 20 minuti più recupero. Tutto può succedere. Succede che un rosso esibito sulla faccia di Verdi diventa con l’ausilio del VAR giallo.
Succede che Spalletti viene espulso.
Succede che sulla panchina milanista per poco Kessie e Biglia non si prendono a botte.
Accade tutto questo ma il risultato non cambia perché D’Ambrosio al 96mo salva quasi sulla linea.
Un bel derby !
L’Inter torna al terzo posto, due punti sotto c’è il Milan.
I risultati:
Cagliari Fiorentina 2-1
Sassuolo Sampdoria 3-5
Spal Roma 2-1
Torino Bologna 2-3
Genoa Juventus 2-0
Empoli Frosinone 2-1
Atalanta Chievo 1-1
Lazio Parma 4-1
Milan Inter 2-3

Redazione Solofoggia.it

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