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La 30esima in A

di Salvatore Valerio

La Juventus allunga sulla Lazio, battuta da un super Milan.

Juventus Torino 4-1
E’ un derby particolare per i colori bianconeri. C’è un record da festeggiare: le 648 presenze in serie A di Gigi Buffon. Nessuno più di lui.
Al netto della meritata vittoria c’è da rimarcare che il duo Dybala / Ronaldo è sempre più fondamentale per il rendimento della squadra di Sarri in termini di finalizzazioni. Il gol di Paulo (al 3^ minuto) è quasi uguale a quello visto col Genoa. Il due a zero è di Cuadrado (29^). Ronaldo lo serve al limite dell’area . Il colombiano salta Lyanco e scarica un diagonale potente su cui il portiere granata Sirigu non può far nulla. Questo gol impreziosisce una condotta di gara perfetta, tanto da essere considerato il migliore in campo.
Sul finire del primo tempo, l’arbitro, grazie al VAR, vede un tocco di mano di De Ligt in area.
Rigore che dagli undici metri viene messo a segno da Belotti.
Nelle fasi iniziali del secondo tempo si nota un Torino più propositivo che tenta di mettere in difficoltà la Juventus per poter arrivare al pareggio. Al minuto 50 viene annullato un gol di Verdi che mette in rete dopo un’azione concitata iniziata con un tiro di Belotti che prende in pieno la traversa.
La posizione dell’attaccante granata viene giudicata in netto fuorigioco. Al minuto 61 Cr7 con una meravigliosa punizione a giro toglie ogni velleità di recupero alla squadra di Moreno Longo. La Juve amministra il doppio vantaggio mantenendo il possesso di palla.
All’88^ il quarto gol, grazie ad un autogol di Djiji che insacca involontariamente nella propria porta un cross di Douglas Costa subentrato al 55^ a Bernardeschi.
La Juventus vince il suo duecentesimo derby,
e festeggia il record di Gigi Buffon con una buona prestazione. Dopo 43 tentativi quella di ieri è la prima punizione, con la maglia bianconera, che è stata messa a segno.

Lazio Milan 0-3
Non sembri una casualità, ma la presenza di
Ibrahimovic si avverte ed è decisiva ai fini del risultato.
Suo il secondo gol su rigore al 34^ dopo il gol al 23^ di Calhanoglu. La missione di agguantare un posto in Europa League non è proibitiva. Mentre i rossoneri sono in grande spolvero con i suoi attaccanti, sull’altro versante si fa sentire il vuoto rappresentato dall’assenza di Immobile e Caicedo, entrambi fuori per squalifica. Senza questi due la Lazio si è inceppata non riuscendo a trovare quella profondità e riferimenti che erano un prerogativa della squadra. Rebic nella ripresa ha chiuso i conti. Una partita che, molto probabilmente, risulterà decisiva per il verdetto finale in chiave scudetto.

Inter Bologna 1-2
Primo tempo in cui si nota nella prima parte un buon approccio da parte degli uomini di Conte che giungono al gol grazie a Lukaku al 22^.
Dopo il vantaggio non ci sono più palle gol da sfruttare da parte dei nerazzurri anzi è il Bologna che rischia di pareggiare con una buona ripartenza con Orsolini al 34^.
E’ il calciatore rosso blu più insidioso per l’Inter.
Il secondo tempo è ricco di episodi.
Al 53^ Barrow si libera di Brozovic e lascia partire dai venti metri una conclusione che si stampa sul palo alla sinistra di Handanovic.
Al 57^ c’è un rosso diretto verso Soriano per proteste. Adesso il Bologna è in inferiorità numerica e sotto di un gol.
Al 61^ rigore per l’Inter. Viene sgambettato in area Candreva da Dijks. Lautaro dal dischetto si fa respingere il tiro centrale che va sui piedi di Gagliardini su cui replica il portiere Skorupski.
Al 71^ il pareggio del Bologna ad opera di Juwara con una conclusione dal limite. Al 77^ viene ristabilita anche la parità in campo: secondo cartellino giallo per il neroazzurro Bastoni.
All’80^ il Bologna in vantaggio con Barrow che controlla battendo in uscita il portiere interista. Le squadre sono allungate e fioccano occasioni da gol da entrambe le parti. La partita termina ed il Bologna conquista meritatamente i tre punti.
Il rigore sbagliato ha influenzato psicologicamente la squadra di Conte.
Poi c’è stato anche un calo fisico evidente.
Adesso in classifica la squadra di Conte, sente il fiato sul collo della sorprendente Atalanta, che vincendo a Cagliari si è posizionato ad solo un punto.

Napoli Roma 2-1
Prima frazione di gioco alquanto bloccata, con il Napoli che crea qualche problema alla Roma in velocità ,la traversa di Milik al 33^ ne è la prova. La Roma agisce di rimessa e con un buon possesso palla.
Il secondo tempo sembra più vivace al minuto 55 il Napoli va in gol con Callejon su cross di Mario Rui. La Roma non ci sta e subito reagisce con il pareggio di Mkhitarian che batte Meret. Nel valzer delle sostituzioni nella Roma Kluivert esce lasciando il posto a Zaniolo che torna in campo dopo un lungo infortunio. che lo ha tenuto lontano dal campo di gioco oltre cinque mesi. Le squadre si allungano offrendo spazi. Al minuto 82 va in vantaggio il Napoli con un bel tiro a giro.
Al minuto 85 viene annullato il terzo gol al Napoli per una posizione di fuorigioco da parte di Di Lorenzo. Il Napoli gestisce il risultato con delle azioni offensive che mettono in difficoltà la retroguardia della Roma. Finisce così. Il Napoli, con questi tre punti, agguanta la Roma al quinto posto.
Una Roma in ripresa, dopo il match perso in casa con l’Udinese.

Le altre partite.
In questa giornata bisogna dar risalto, ancora una volta, al Sassuolo Di De Zerbi che con la vittoria sul Lecce si avvicina alla zona Europa League. La squadra pugliese è reduce da 6 sconfitte consecutive. Boccata di ossigeno per la Sampdoria che si sbarazza della Spal e della Fiorentina sul Parma nella partita in cui si assegnano tre rigori di cui due alla squadra viola. Genoa riesce ad acciuffare un pareggio insperato ad Udine al 97^. Solo il Brescia, tra le ultime quattro, fa bottino pieno, a spese del Verona rivelazione del campionato.
Sassuolo Lecce 4-2
Cagliari Atalanta 0-1
Parma Fiorentina 1-2
Udinese Genoa 2-2
Brescia Verona 2-0
Sampdoria Spal 3-0

Redazione Solofoggia.it

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