Francesco Guccini, dirigi per noi

di Rosario De Rosa

Sarà Francesco Guccini a dirigere la gara Venezia – Foggia.
No, non certo lui, il famoso cantante degli anni d’oro della contestazione e dei pugni alzati, il militante paladino del Verdicchio e dello squacquerone, ma un po’ più giovane e aitante arbitro di Albano Laziale, più famoso per un curioso episodio avvenuto qualche anno fa: era la gara Este-Forlì, un’anonima gara di chissà quale categoria e in quell’occasione il nostro Guccini (presunto tifoso della Roma) espulse il difensore Vanigli del Forlì, difensore con un passato glorioso in serie A, certo, ma noto soprattutto per aver commesso il fallo che il 19 febbraio del 2006 costò la rottura della tibia al capitano della Roma Francesco Totti. Possibile che l’arbitro di Este-Forlì abbia preso di mira Vanigli ricordando quel fallo lontano ormai più di cinque anni? Secondo il Forlì, sì.
Tant’è, in laguna avremo Guccini: il cantante è stato autore, per emulare il computer Baldassarre, dell’inno del Modena “Vola canarino va” cantato dall’Equipe 84 ed è sfegatato tifoso della Pistoiese; la sua famosissima “Dio è morto” venne censurata nel 1967 dai canali Rai dove non erano stati capaci di comprenderne il contenuto, in realtà molto chiaro nella strofa finale. Solo Radio Vaticana trasmise la canzone e Paolo VI ne lodò il messaggio e le parole che parlano sì di un Dio che è morto «nei campi di sterminio… Coi miti della razza…. Con gli odi di partito» ma che se «muore è per tre giorni e poi risorge… In ciò che noi crediamo… In ciò che noi vogliamo…. Nel mondo che faremo».
In seminario la suonavamo con la chitarra e a memoria, sotto lo sguardo severo dei rettori diventati vescovi e con la complicità del nostro educatore don Franco; ora sembra una canzone della preistoria o da “vecchi”.
E vabbè, come sono cambiati i tempi…
A noi toccherà Guccini, allo Spezia toccherà Martinelli (chissà come sarà da arbitro…), al Bari toccherà Sacchi… E questa sarà davvero un’altra storia!