Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
In primo piano La partita

Foggia, crederci sempre!

di Massimiliano Contini

Dopo una settimana a dir poco turbolenta fuori dal rettangolo verde il Foggia ritorna in campo allo Zaccheria disputando una buona prestazione, ma ottenendo un misero punto contro il Cittadella che di fatto non consente al Foggia di uscire dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Foggia e Cittadella impattano sul punteggio di 1-1 e per i satanelli c’è ancora tanto da lavorare per ottenere la tanto agognata salvezza.

Partendo dal presupposto che questa che si è appena conclusa non è stata una settimana completamente “serena” mi sento di promuovere la squadra rossonera soprattutto per gli ultimi venti minuti, nei quali il Foggia ha dimostrato che se ci credesse dal primo minuto all’ultimo minuto potrebbe competere alla pari contro tutte le compagini presenti in questa cadetteria. “Continuità” purtroppo al netto degli errori commessi in passato che hanno relegato questa squadra nei bassi fondi della classifica. Da inizio campionato, il Foggia indipendentemente dai vari Padalino o di Grassadonia pecca di continuità, non solo Agnelli e soci fanno fatica ad inanellare un filotto di tre – quattro vittorie di fila, ma anche all’interno della gara stessa non riescono ad essere continui nella proposta offensiva dall’inizio alla fine della contesa, ma per vedere il Foggia all’arrembaggio della porta avversaria si deve attendere sempre il gol del vantaggio dei rivali. Ecco solo a quel punto il Foggia incomincia a giocare davvero a calcio. Se infatti analizziamo la gara di sabato pomeriggio contro il Cittadella possiamo notare come di fatto i veneti abbiano tenuto di più il possesso palla rispetto al Foggia, ma allo stesso tempo abbiano creato davvero poco dalle parti del portiere del Foggia Leali, d’altro canto però si notano altresì le costruzioni di gioco da parte degli uomini di Grassadonia, i quali solo dopo aver ricevuto lo “schiaffo” dell’autorete targata Tonucci ha iniziato davvero ad imbastire delle vere azioni d’attacco degne di questo nome. Il Foggia per reagire ha bisogno di scossoni, di motivazioni. A mio avviso questa squadra adesso deve per prima cosa iniziare a sbloccarsi da un punto di visto mentale pensando in primo luogo che non è ancora detta l’ultima parola ed in secondo luogo Grassadonia dovrà essere bravo a rimotivare i calciatori che in questo momento sono spaventati sia dalla classifica che da quello che, ahimè, è successo lo scorso fine settimana. Ormai il campionato sta volgendo al termine, i calciatori che abbiamo in rosa sono questi, le squadre tra loro si conoscono a menadito. Ecco in questo clima di assoluto equilibrio(sia in alto, ma anche nelle zone basse della classifica) a scompaginare le carte in tavola sarà la voglia di una squadra di primeggiare sull’altra dal primo all’ultimo minuto, perché se è vero che si può vincere anche all’ultimo secondo è altresì importante per una squadra saper tenere sotto scacco l’avversario per 95 minuti e non solo per 20, perché in fin dei conti il calcio è bello perché imprevedibile.

Io sono fermamente convinto che se il Foggia riuscirà a ritrovare quella sicurezza nei propri mezzi che lo scorso anno da gennaio in poi aveva acquisito con mister Stroppa allora la salvezza è possibile, viceversa se i rossoneri dovessero continuare ad offrire prestazioni ondivaghe allora la questione salvezza si complicherebbe abbastanza. 8 partite alla fine. Il tempo c’è, ma non è infinito. Dopo aver ritrovato la serie cadetta dopo 19 anni, sarebbe un peccato perderla solo dopo due stagioni. Ergo, caro Foggia è giunto il tempo di vincere. E’ obbligatorio rimanere in B, non ci sono alternative!!!! Forza, Foggia!!!

Redazione Solofoggia.it

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