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Considerazioni semiserie In primo piano La partita

Foggia Cesena…la vecchia e l’agnello

di Giuseppe Roberto

Me la aspettavo diversa, snella, lunga, fisicamente a terra ma con un fascino mozzafiato.

Si è presentata con un culo mozzafiato, di quelli che ti stendono al 95mo senza se e senza ma.

Una partita sconcia, troppo apparecchiata, pareva la vecchia che ci mette il cuore ma poca anima. Ma come sempre, la vecchia ha esperienza, e con Agnelli, un Kragle super e quella z…… di Mazzeo che una botta la dà a tutti, si è portato a casa un risultato importante.

Il vecchio Laribi segna senza esultare, gesto di chi, con esperienza, si comporta come un ex, probabilmente per rispetto nei confronti degli anziani presenti sugli spalti. Resta fuori tono l’atteggiamento dei giovani.

Un Fedato immaturo nei confronti di un pubblico che, dopo la fase iniziale (quasi dimenticando le cronache spicciole che lo avevano coinvolto), cominciava a dimostrare che la testa era altrove. Stesso discorso meno plateale per Duhamel che faceva sperare in una maturità superiore, in fondo tutti sapevano che non giocava nel suo ruolo.

Peggio ha fatto l’ex Chirico’ che, per una mancata punizione fuori area, in terra che era amica, porta in scena una maglia sul volto per far capire che poteva essere la sua grande occasione. Abbiamo vinto sapendo di poterlo fare, magari in modo diverso ma lo abbiamo fatto. Il resto conta poco.

Le dichiarazioni di Stroppa a fine gara, fanno capire che la partita l’aveva studiata. Quelle di Castori fanno capire la differenza tra un allenatore che ci mette il cuore per fare esperienza e chi, ci mette esperienza prima del cuore.

E se si parla di cuore, come si fa a non ricordare “l’agnello” sacrificale che, per 201 partite, continua ad indossare una maglia sempre con lo stesso spirito?

#ZaFo

Redazione Solofoggia.it

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