Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
In primo piano La partita

E’ mancata solo la vittoria

Ultima gara del 2018 fra due squadre dagli animi contrapposti, da una parte i padroni di casa relegati al penultimo posto dopo le due sconfitte consecutive , dall’altra il Verona che vive in pianta stabile nei piani alti e che è in serie positiva da cinque turni nei quali ha raccolto 11 punti. La deludente prestazione di Perugia, oltre a scatenare la silenziosa contestazione delle curve nei primi minuti di gioco, ha suscitato in settimana profonda preoccupazione nell’ambiente rossonero. Mister Padalino, al suo ritorno ufficiale allo Zaccheria, stravolge tatticamente la squadra,  recupera gli elementi lasciati a riposo in Umbria e schiera un rivoluzionario, quanto offensivo, 4-3-3 con il tridente dei sogni estivi formato da Galano, Mazzeo e Iemmello. Ritornano Martinelli e Gerbo, mentre Noppert viene preferito a Bizzarri.  Speculare il modulo di Grosso che può contare su un redivivo Pazzini autore di una tripletta nell’ultima partita.

Primo Tempo

Partenza a ritmi alti con i foggiani che si rendono subito pericolosi con le conclusioni di Agnelli dalla distanza e di Kragl, su punizione e su cross dalla destra di Zambelli. Il Verona attutisce la veemenza dei rossoneri approfittando degli spazi lasciati liberi e colpisce due volte con Pazzini, la prima conclusione di testa finisce in rete ma l’arbitro annulla per fuorigioco, la seconda invece è quella del vantaggio a seguito del tap-in vincente dopo la corta respinta di Noppert su tiro di Lee. I satanelli non demordono e chiudono nella propria metà campo gli scaligeri. Al 26’ Galano, dal limite dell’area, sfiora il palo alla sinistra di Silvestri. E’ il preludio al pareggio che arriva esattamente alla mezzora con Mazzeo, bravo a sfruttare lo svarione di Caracciolo che cicca clamorosamente un traversone del caparbio Zambelli. Sulle ali dell’entusiasmo i rossoneri continuano nel forcing anche dopo il gol, sfiorando il raddoppio con una delle solite punizioni di Kragl: Silvestri si distende in tuffo e non si fa sorprendere. Verso la fine della frazione il Verona, approfittando del calo fisiologico dei padroni di casa, porta di nuovo terrore nella difesa avversaria dapprima con Henderson che lambisce il palo e poi con Lee che è lesto a farsi trovare per primo sulla goffa uscita di Noppert su cross alto di Zaccagni proveniente dalla sinistra. Il tocco del sudcoreano a porta sguarnita regala nuovamente il vantaggio ai veneti che vanno negli spogliatoi raccogliendo molto di più di quanto seminato.

Secondo Tempo

L’ avvio di ripresa è più guardingo con il Verona intento ad amministrare il vantaggio. Al 10’ Iemmello inizia il suo personale show facendosi parare una conclusione dal limite, quattro minuti più tardi va in rete ma l’arbitro annulla per un presunto fallo su Lee ed infine, al 15’, sbaglia dagli undici metri, calciando sui piedi di Silvestri, un rigore concesso per precedente atterramento di Tonucci da parte di  Silvestri. Ma è un Foggia diverso da quello visto nelle ultime apparizioni e che non si lascia intimorire dalla forza degli avversari né scoraggiare dagli episodi negativi. Al 29’ esplode lo Zaccheria: Kragl si invola in area e dal lato sinistro serve all’indietro un assist all’accorrente Gerbo che dalla lunetta indovina il sette della porta. Due minuti dopo il Foggia potrebbe addirittura triplicare ma Galano in discesa solitaria per le vie centrali si fa ipnotizzare da Silvestri in uscita disperata. Nei minuti di recupero è ancora Gerbo a far gridare al gol ma il fortissimo diagonale dalla distanza tocca solo l’esterno della rete.

Primo punto della gestione Padalino al quale gli viene riconosciuto non solo il merito di aver ridato fiducia ad una compagine apparsa allo sbando nelle ultime prestazioni, ma che ha anche saputo schierare una formazione con gli uomini giusti al posto giusto smentendo leggende metropolitane che non davano come realizzabile il 4-3-3. E’ mancata solo la vittoria ma anche per i meriti della corazzata Verona che soprattutto nel primo tempo ha mostrato tutto il suo talento offensivo saldamente difeso da un ottimo Silvestri che, nonostante i due gol subiti, è risultato il migliore in campo. Arrivederci al 2019.

FOGGIA – VERONA  2-2

Marcatori: 15’pt Pazzini (V), 30’pt Mazzeo (F), 44’pt Lee (V), 29’st Gerbo (F),

Foggia (4-3-3)

Noppert; Zambelli (45’+2’ st Loiacono),Tonucci, Martinelli, Ranieri; Agnelli, Gerbo, Kragl; Galano (45’+5 st Carraro), Mazzeo (20’st Chiaretti), Iemmello. A disp. Bizzarri, Sarri, Deli, Cicerelli, Rubin, Boldor, Arena, Ramè, Gori. All. Padalino

Verona (4-3-3)

Silvestri; Almici, Dawidowicz, Caracciolo, Balkovec (11’st Empereur); Henderson (43’st Marrone), Gustafson, Zaccagni (24’st Colombatto); Matos, Pazzini, Lee. A disp. Berardi, Chiesa, Eguelfi, Laribi, Kumbulla, Danzi, Tupta, Bianchetti. All. Grosso

Ammoniti: Pazzini (V), Agnelli (F), Caracciolo (V), Gustafson (V), Matos (V), Gerbo (F), Chiaretti (F)

Al 35’ st allontanato Grosso.

Arbitro: Forneau di Roma

Assistenti: Robilotta di Sala Consilina, Scarpa di Reggio Emilia

IV Uomo: Pezzuto di Lecce

 

Giovanni Vigilante

Giornalista, inizia come inviato della trasmissione sportiva Direttissima su Telefoggia, programma di successo dei primi anni del 2000. Successivamente passa a TeleRegione e segue le gesta dei rossoneri per la trasmissione Forcing. Già autore delle “Sventagliate” per Foggiasport24, collabora con il free press “Piazza Affari” per la rubrica “Piazza Rossonera” e per i siti CalciodelSud e PianetaSerieB.

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