Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
In primo piano La partita

Dalle stelle alle stalle

di Mimmo Attini

Il Foggia visto contro il Livorno è capace di tutto; un primo tempo da stropicciarsi gli occhi a tal punto che in molti sugli spalti parlavano di un piccolo Ajax. I rossoneri vanno per due volte in vantaggio e in più occasioni sprecano il terzo gol. Mister Grassadonia ha il merito di aver azzeccato la formazione con un Matarese in attacco che è stato tra i migliori in campo. I ragazzi, dopo i primi 45 minuti escono tra gli applausi di uno Zaccheria festoso che ha incitato ed incoraggiato i giocatori sin dalla fase di riscaldamento.
Ma, come già visto in questo campionato, i giocatori del Foggia nel secondo tempo spariscono dal campo dando fiducia ad un Livorno che per tutto il primo tempo aveva fatto da comparsa. I toscani conquistano campo e chiudono i satanelli nella loro metà campo. Cominciano ad affidarsi alla loro arma più potente: i calci piazzati per scodellare palle in area. E non è un caso se da gioco fermo arrivano i due gol dei livornesi ad opera dell’ex Gori.
Ma la cosa più preoccupante è stato avvertire un senso di paura dopo il primo gol subito. I rossoneri sono entrati letteralmente in paura ed hanno giocato col timore dell’ennesima rimonta, cosa che puntualmente è arrivata. A questo si aggiungono i cambi operati da Grassadonia, che toglie i migliori in campo, e cioè Matarese, Cicerelli e Busellato. Eppure, in conferenza stampa prepartita il mister del Foggia aveva detto di temere i calci piazzati del Livorno perché hanno uomini che fanno la differenza. Ed allora in molti si son chiesti come mai dopo il primo gol subito non ha provveduto a puntellare la difesa con uomini come Boldor, proprio per tutelarsi sulle palle inattive?
Doveva essere la partita del “dentro o fuori” ma quando a pochi minuti dalla fine hai la possibilità su rigore di portare a casa i tre punti, che Mazzeo calcia sul palo, allora è evidente che quest’anno hai sprecato occasioni su occasioni per un campionato tranquillo.
Poco importa se anche il Livorno spreca la sua occasione dal dischetto; il Foggia perde l’ennesima chance per tirarsi fuori dalle sabbie mobili.
Certo, la matematica ancora ci da speranze, ma ora servono solo miracoli e non solo.
Unica nota di merito va ai tifosi; uno Zaccheria ancora una volta strepitoso. Una tifoseria del genere meriterebbe altri spettacoli in campo.

Print Friendly, PDF & Email
Redazione Solofoggia.it

Redazione Solofoggia.it

Ultimi articoli