Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
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Ciao capitano!

di Massimiliano Contini

“Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.”

È con queste parole del poeta inglese, John Donne, che voglio aprire questo mio intervento settimanale su solofoggia.it. Cari lettori, sportivi e tifosi, oggi mi sarebbe piaciuto parlare di calcio giocato, del nostro caro Foggia che lunedì sera avrebbe dovuto disputare la sua ventinovesima giornata di campionato contro l’Empoli, di gol e di calci di rigore.

Purtroppo oggi vi parlerò di un calcio di rigore imparabile, che nemmeno Buffon avrebbe potuto parare, della massima punizione chiamata, ahimè, in questo caso, DESTINO.

Caro Davide, dagli esordi con la primavera del Milan fino all’ultima partita giocata al Franchi di Firenze con la tua Fiorentina, contro la Spal da buon difensore centrale quale sei stato, chissà quanti palloni avrai salvato sulla linea di porta impedendo ai tuoi avversari di segnare dei gol, ma questo tiro beffardo che ti ha preso in contropiede sabato notte non sei proprio riuscito ad intercettarlo, perché al di là dei dibattiti che si possano fare in queste ore sulla prevenzione medica nello sport io sono fermamente convinto che quella palla no, non si poteva proprio fermare, perché il destino è tiratore di calci di punizione infallibili e quando decide di fare gol lo fa senza alcuna incertezza, è cosi crudele e spietato che non risparmia nessuno, nemmeno un giovane ragazzo bravo, buono, forte e dall’animo gentile come te. In questa partita con la vita, il destino ti ha battuto, Davide Astori, ma per noi tu sarai sempre un vincitore, hai vinto perché la tua famiglia, i tuoi compagni di squadra, i tuoi amici di sempre e noi famiglia del calcio ricorderemo per sempre di te le tue bellissime gesta umane e sportive che ti hanno sempre contraddistinto, la tua solarità, la tua sensibilità ed il tuo altruismo, doti che ti hanno fatto amare praticamente in ogni dove.

Ciao Davide, un abbraccio forte, ovunque tu sia.

“Passiamo la vita a correre e competere, ognuno alla ricerca del suo gol personale. Poi qualcuno stacca la foglia dall’albero” (Tweet di Enrico Ruggeri)

Redazione Solofoggia.it

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