Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
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Chi può guardarsi allo specchio?

Da dove si parte per scrivere un pezzo? Cosa puoi dire senza toccare la suscettibilità di nessuno? Mentre penso tutto ciò mi giunge purtroppo l’ispirazione: mi chiama un mio amico di infanzia, il destino con lui è stato crudele, una moglie salita in cielo troppo presto, un bimbo da far crescere e una malattia che lo ha seduto su una sedia a rotelle. “Alberto, ma è vero?” “Si può ancora fare qualcosa?” e scoppia a piangere mentre io cerco invano di inventarmi una pietosa bugia. Non so che dire, riattacco dicendogli che lo avrei chiamato domattina per parlare di cose certe.
Non mi interessa di chi è la colpa, non mi interessa più, il giocattolo si è rotto ma qualcuno domattina non so se avrà voglia di guardarsi allo specchio senza provare vergogna e senza sentire il dovere di chiedere scusa a quei tanti che stanno versando le lacrime come il mio vecchio amico.
Non mi interessa se la colpa è della proprietà, di chi ha speso i soldi, di chi ha sperperato se lo ha fatto, a chi doveva dare e non ha dato. È difficile dare colpe quando una società è rimasta in silenzio, quando l’ultima conferenza stampa è stata quella dei calciatori prima della gara con il Perugia. Non date colpa alla stampa quando si è deciso di tenerla fuori da tutto e che magari sarebbe stata richiamata di nuovo solo per lanciare la nuova campagna abbonamenti e magari qualche nuova membership, cose da Barcellona o da Real Madrid.
Non si è voluto volare basso, bastavano forse i soldi spesi per riscattare Kragl o quelli per il controriscatto di Agazzi per racimolare la cifra necessaria per l’iscrizione alla serie C. Sì, proprio la serie C, voi che parlavate di A, che volevate percorrere tutte le strade nei tribunali per riguadagnare una serie B persa da certi fenomeni che vestivano la maglia rossonera, oggi avete perso anche la serie C e chissà se qualcuno avrà la voglia di far ripartire la baracca. Perchè magari qualche altro “fesso” ci sarà che ci rimetterà per riconquistare i professionisti ma poi dovrà subentrare qualcun altro e il film già lo conosciamo, lo abbiamo già visto in prima e in seconda visione.
Chiudiamola qua, evitiamo il versamento di lacrime di chi sino a ieri, pur senza grandi possibilità, ha fatto un grande sacrificio per versare anche solo 20, 30 o 50 euro.
Pensiamo ad altro, scusate ma non voglio dire altro, qualcuno non merita nemmeno il mio pensiero.

Alberto Mangano

Giornalista sportivo , opinionista televisivo. Tra le sue collaborazioni quella con Il Mattino di Foggia. Autore del sito www.manganofoggia.it sulla storia, la cultura e le curiosità sulla sua città. Autore inoltre di diversi libri su Foggia e sul Foggia.
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