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Cerignola, i numeri di un insuccesso

di Mimmo Attini

Doveva essere una delle maggiori protagoniste del campionato di serie D girone H, ed invece l’Audace Cerignola rappresenta il vero e proprio flop calcistico di questa stagione.
Dopo 10 partite, il patron Grieco ha esonerato mister Potenza; anche Elio Di Toro, direttore sportivo dei gialloblu, ha rassegnato le dimissioni.
Fatale per l’allenatore è stata la sconfitta ad Altamura per 2 a 1.
Eppure, per molti addetti ai lavori, il Cerignola avrebbe dovuto rappresentare, assieme al Taranto e al Bitonto, una delle protagoniste per la promozione diretta.
Ma analizziamo i numeri di questo insuccesso calcistico.
Dopo 10 gare, gli ofantini hanno solo 11 punti, davanti al Grumentum e Agropoli con 9 punti e al Nardò con 7. Praticamente in piena lotta retrocessione. Altrettanto impietosi sono i numeri riguardanti le vittorie (appena 3), i 2 pareggi e le 5 sconfitte.
I gol realizzati sono 8 mentre quelli subiti sono 10, con una differenza di – 2 e una media inglese di – 9. Praticamente una media gol a partita di 0,8.
Cosa non ha funzionato nella compagine cerignolana? La squadra ha una età media di quasi 24 anni e può vantare nomi di tutto rispetto come il difensore albanese Ton Syku, il terzino sinistro Alessandro Longhi, il mediano Tommaso Coletti (ex Foggia), il centrale Lorenzo Longo, il trequartista serbo Luka Sindjic, la seconda punta Nicola Loiodice (capocannoniere con 4 gol), le due punte Gianluca Sansone e Antonio Martiniello. Molti di questi giocatori vantano esperienze importanti anche in serie superiori; uno su tutti il trentaduenne Sansone che ha disputato campionati in serie A con Sassuolo, Torino, Sampdoria, Bologna.
Evidentemente, come sostengono in molti, per affrontare un campionato di serie D, serve gente di categoria, giocatori più adatti alla lotta agonistica che alla pura tecnica. Questi sono campionati da affrontare come vere e proprie battaglie, spesso su campi al limite della praticabilità. Tuttavia, c’è da dire che in molte partite, i giocatori ofantini si sono letteralmente divorati gol che sembrava già fatti, ma questo non giustifica lo scarso rendimento di quella che doveva essere una corazzata.
La situazione del Cerignola, considerando il potenziale ad oggi inespresso, sicuramente porterà ad un cambio di rotta. È impensabile che possano fare peggio. Ovviamente dovranno rivedere i loro piani. La situazione in alto si è ben delineata tra Bitonto, Foggia, Fasano, Taranto e Sorrento che viaggiano ben spedite. Sono troppi i punti che la dividono dalle prime posizioni. Il Cerignola dovrebbe lottare per rientrare nella lotta play-off per poi giocarsela negli scontri diretti per accedere alla graduatoria delle eventuali candidate a subentrare in Serie C, nel caso di rinuncia o di mancata iscrizione al campionato di qualche società.
Ma sicuramente ora serve cambiare al più presto la rotta, serve dare serenità a tutto l’ambiente. Gli stessi tifosi sono molto sfiduciati per queste prime dieci partite; loro si aspettavano un campionato di vertice.
La prossima partita casalinga col Francavilla dirà se per i gialloblu è cominciata la fase di risalita.

Redazione Solofoggia.it

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