Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
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“Calciatori che non son voluti venire a Foggia”

Quella con Peppino Pavone è stata una chiacchierata da cui prendere qualche spunto interessante per una attenta valutazione del momento rossonero e di quello che può essere il suo futuro a breve e a medio termine.
Il direttore sportivo ha parlato di un progetto “futuribile” se ci sono tutte le componenti, se intorno all’eventuale progetto cominciano a diradarsi le nubi della diffidenza facendo trasparire la voglia di fare e di seguire tutti insieme il progredire delle cose.
Siamo ambiziosi e ci piacciono le sfide” ha ripetuto più volte Pavone ricordando a tutti alcune scommesse vinte in passato con calciatori provenienti dalla serie C che riuscirono a farsi valere su tutti i campi della massima serie.
Questa squadra deve abbandonare l’ansia e deve trovare continuità nella partita e nelle partite. In altre esperienze, di questi tempi, avevamo raccolto tante sconfitte e viaggiavamo negli ultimi posti della classifica
Qualcosa sta cambiando, cominciamo a vedere terzini che crossano al terzino sul palo opposto a dimostrazione del fatto che la fase offensiva voluta da Zeman coinvolge tutti e non solo gli attaccanti
La parte più interessante e forse inaspettata di questa esternazione del direttore sportivo è stata quella in cui ha fatto riferimento a quanto detto da Zeman al direttore di Foggia TV, Attilio De Matteis, circa una lista che, approntata ad inizio mercato, veniva soddisfatta in parte infinitesimale. Eravamo rimasti alle dichiarazioni del tecnico che aveva fatto riferimento a calciatori che avevano ambizioni di categoria superiore mentre Pavone forse è stato ancor più esaustivo parlando di calciatori che avrebbero rifiutato il trasferimento in rossonero.
Eravamo abituati a calciatori che erano disposti a raggiungere la Capitanata a piedi mentre oggi scopriamo che ormai può succedere che si preferisca Potenza, Carrarese o Lecco che, con tutto il rispetto, non godono minimamente del blasone e di una piazza come quella rossonera. Addirittura scopriamo che qualcun altro preferirebbe cedere il proprio cartellino ad altri e magari provare a giocare nel Foggia solo in prestito. Si arriva a parlare di situazione ambientale difficile, di mancanza di educazione e di capacità di costruire.
Cosa è successo negli ultimi anni? Come mai l’immagine creata in un secolo di storia di colpo viene offuscata?
…ognuno faccia le proprie considerazioni

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Alberto Mangano

Alberto Mangano

Giornalista sportivo , opinionista televisivo. Tra le sue collaborazioni quella con Il Mattino di Foggia. Autore del sito www.manganofoggia.it sulla storia, la cultura e le curiosità sulla sua città. Autore inoltre di diversi libri su Foggia e sul Foggia.
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