Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
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Buona fortuna, eroe di Bari e Salerno

20 dicembre 2014. Il Foggia di Roberto De Zerbi riceve allo Zaccheria il Barletta allora guidato da mister Sesia. I tifosi rossoneri aspettano questa partita da anni. Il tecnico rossonero schiera in attacco Iemmello, Cavallaro e Sarno. Ci sono tutti gli ingredienti per portare a casa i tre punti ma quel giorno il pubblico rossonero comincia ad interessarsi ad un certo Roberto Floriano che, dopo aver conquistato una palla persa sulla tre quarti da Sainz Maza, realizza dalla distanza un gol da cineteca con un tiro che Narciso può solo raccogliere in fondo al sacco. Quell’eurogol da solo deciderà la partita a favore dei biancorossi. Quel giorno però sarà lo start-up per un legame tra il Foggia e Floriano.
A fine stagione De Zerbi si impunta: vuole quel calciatore e la società lo accontenta. Il tecnico gli dà subito fiducia e il calciatore risponde mettendo la firma in una storica eliminazione del Bari in Coppa Italia al San Nicola da parte dei rossoneri. In campionato la sua non sempre perfetta forma fisica diventa un handicap per il suo impiego in campo. Ciononostante, in quella stagione il biondo esterno d’attacco colleziona 22 presenze e realizza 3 gol. La sua ultima apparizione è allo Zaccheria in occasione della finale play off contro il Pisa, partita nella quale si procura il rigore che illude il popolo rossonero.
A fine stagione il Foggia lo cede in prestito alla Carrarese. Nel frattempo a Foggia Stroppa subentra a De Zerbi e, a gennaio, il direttore sportivo Di Bari, su pressione del mister, cerca di riportarlo a Foggia ma la società toscana è ferma, contenta del suo rendimento e non lo lascia partire.
Ritorna a Foggia in serie B ma di nuovo i suoi problemi fisici lo tengono spesso fuori dal campo anche se nessuno potrà dimenticare la sua doppietta nel finale a Salerno che determina quel riscatto che aspettava di essere consumato dopo 20 anni.
L’avventura di Floriano a Foggia termina di fatto il 18 maggio 2018, in quel di Frosinone, quando all’89’ con un pregevole “cucchiaio” regala una insperata serie A al Parma costringendo i ciociari ai playoff. La lealtà di questo calciatore fa il giro di tutti i rotocalchi nazionali e il suo gesto esalta una squadra, il Foggia, che onora il campionato sino all’ultimo minuto dell’ultima partita.
Floriano ha un altro anno di contratto, il Foggia nel frattempo costruisce una squadra importante soprattutto in attacco. Roberto, pur legato affettivamente ai colori rossoneri, pensa alla sua carriera e preferisce ripartire dalla D (ma non è detto) con una società importante come il Bari.
42 presenze e 8 gol in campionato non sono il massimo. A Floriano a Foggia non sarà però dimenticato perchè, nei momenti rossoneri più importanti, si è sempre intravisto il suo zampino.
Buona fortuna Roberto e grazie di tutto.

Alberto Mangano

Giornalista sportivo , opinionista televisivo. Tra le sue collaborazioni quella con Il Mattino di Foggia. Autore del sito www.manganofoggia.it sulla storia, la cultura e le curiosità sulla sua città. Autore inoltre di diversi libri su Foggia e sul Foggia.
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