Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
In primo piano Verso la partita

Aspettando il derby

di Massimiliano Contini

Foggia e Bari per motivi diversi sono reduci da un ultimo turno di campionato in chiaroscuro e da un campionato fatto di alti e bassi.
Seppur in piena lotta per la promozione in serie A il Bari di mister Fabio Grosso, utilizzando un gergo politico in voga in quest’ultimo periodo, non gode della totale fiducia dei tifosi baresi, i quali contestano al prpprio mister la mancanza di gioco e di prestazioni nonostante il mercato portentoso dei “galletti” che hanno in squadra, gente di spessore come Brienza, Floro Floroses, Galano e tanti altri profili talentuosi che a questo punto della stagione avrebbero potuto fare di più sia in termini di gioco che di classifica.
A pochi chilometri di distanza la “consorella” Foggia d’altro canto dopo una lunga agonia durata praticamente tutto il girone d’andata, è riuscita con il mister, Giovanni Stroppa, a far quadrato attorno alla squadra rossonera (grazie anche al nuovo direttore sportivo Nember, che a Gennaio ha portato aria nuova in quel di Foggia) sino a portarla non solo alla salvezza matematica, ma a sognare chissà, persino un posto negli spareggi di promozione in A.
Fin qui per tutti coloro non nativi di Foggia e di Bari sembrerebbe il classico racconto di una prepartita qualunque, ma il derby ed in particolar modo questo Foggia – Bari non sarà una partita come tutte le altre e ne tanto meno non sarà il solito derby del sud, perché a volte si sa il dio del calcio quando vuole ci mette lo zampino. Infatti, tra miliardi di giocatori sparsi per il mondo quali calciatori va ad acquistare Nember nel mercato di Gennaio? Leandro Greco e Denis Tonucci che ceduti come se nulla fosse ai cugini baresi sono calcisticamente parlando rinati sotto la guida di mister Stroppa.
Inoltre, il Foggia dopo il commissariamento per le note vicende societarie che tutti sanno, il giudice di Milano chi nomina come commissario temporaneo del Foggia Calcio? Il dottor Giannetti nativo di Bari. Il Foggia, d’altrocanto annovera tra le proprie fila il difensore barese doc, Giuseppe Loiacono, mentre i baresi hanno sotto contratto l’attaccante Cristian Galano nativo di Foggia. Mi sembra inutile parlare di schemi e tattiche varie, perché un derby non si vince se giochi con il 3-5-2 o con il 4- 3- 3, se adotti la marcatura a zona o a uomo, no niente di tutto questo, un derby lo vinci con il cuore e con la grinta e con gli attributi. Punto. Insomma, in questi giorni, la vita di un foggiano e di un barese nella settimana che precede il derby è particolarmente difficile, l’attesa logora, fa impazzire.
Si fanno riti scaramantici e timidi sfottò per saggiare l’ambiente. Sarà perché Foggia e Bari storicamente hanno vinto poco, sarà per le distinzioni sociali originarie, sarà perché in queste 2 città si vive di calcio, sarà perché per confortarsi negli ostacoli della vita può bastare anche un pallone in rete, sarà perché non c’è niente di più bello di gioire per la propria squadra. Sarà che noi crediamo in questo Foggia, in mister Stroppa e nell’intera squadra e speriamo in una vittoria!!!
Concludo questo mio appassionato articolo pre derby con una simpaticissima citazione di un grande giornalista ed appassionato di Foggia e del Foggia. Con grande maestria e leggerezza cosi il direttore di Teledauna Attilio de Matteis: ”Sabato non è Ferragosto, ma arrivano i galletti. Scaldate il forno”!!!
Ergo: Forza Foggia!

Redazione Solofoggia.it

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