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Arbitro Bonacina: fra tante fake news una verità scomoda che non tutti sanno

di Mimmo Attini

Il giorno dopo l’andata della finale playoff vinta dal Lecco, anche grazie a scandalose sviste arbitrali, il popolo del web ha trovato lo sfogo sui social andando alla ricerca di verità che potessero peggiorare la situazione del poco lineare direttore di gara Kevin Bonacina. E così, mentre spuntavano falsi profili Instangram che lo volevano follower dell’account ufficiale dei blucelesti, si rincorrevano legami di parentela con un certo Luca , classe 2004, ex giocatore della Primavera 3 lecchese,  ora attaccante del Brusaporto, o con tale Mari identificato quale suo padre, fotografato con indosso la maglia del Lecco e presunto contitolare con la coniuge, di una pizzeria nel centro lombardo. Ad onor di cronaca, queste ultime sono notizie ancora da verificare, ma che comunque poco aggiungerebbero alla infelice scelta dell’arbitro.

La notizia vera e che ha dell’incredibile è che l’ ufficiale di gara di martedì scorso è registrato presso l’anagrafe di Lecco in quanto nato proprio lì, nella città lacustre cara al Manzoni, poco meno di trenta anni fa. Un’ informazione devastante e che fa bingo con l’altra, già trapelata, della sua residenza a Cisano Bergamasco che dista appena una quindicina di chilometri da Lecco.

Fra tante investigazioni private, ha fatto sorridere il post di un omonimo dell’arbitro che chiedeva ai suoi detrattori sociali un po’ di pietà essendo solo un metalmeccanico oggetto di un palese scambio di persona. La paura di ricevere altri torti dal “Palazzo” ha fatto credere ai molti, grazie a post fatti ad arte, che l’arbitro della finale fosse il “leggendario” Marinelli da Tivoli già persecutore dei colori rossoneri  ed artefice di uno dei più scandalosi rigori inesistenti  fischiati contro il Foggia.

Redazione Solofoggia.it

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