Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
In primo piano La partita

Il borsino del … campionato

Chi sale e chi scende dopo la 14^ giornata del girone H di serie D

di MASSIMO G. MARSICO

Bitonto (p. 30): stazionario. Ha la possibilità di andare in fuga (+5). Gioca, infatti, in casa il match più atteso (almeno dai neroverdi) di tutto il girone di andata contro la più immediata inseguitrice (il blasonato Foggia), indietro di 2 lunghezze. Ha la superiorità numerica per un terzo della gara (al 57’ viene espulso Salvi), ma non riesce a vincere. Né mostra una qualità di gioco superiore agli avversari. Allunga, in ogni caso, la striscia di risultati utili a 10 giornate (7 vittorie e 3 pareggi). Ma sente sempre sul collo il fiato dei rossoneri.

Foggia (p.28): in rialzo. I punti non sono tutti uguali. E quello di Bitonto “pesa” più – per esempio – di quello di Brindisi (nel precedente pareggio in trasferta). Sia pure in 10, la retroguardia rossonera non soffre più di tanto in casa della capolista (così molti sono tentati di pensare: “Tutto qui, il Bitonto?”). E, nonostante avesse di fronte Patierno (capocannoniere del torneo), Fumagalli porta a casa l’ottavo clean sheet in campionato senza… straordinari. La difesa c’è. Come il carattere, la grinta, la determinazione, il cuore… Ora, però, bisogna rinforzare l’attacco. E, se possibile, migliorare la manovra. Per un Foggia da primo posto (a maggio).

Fasano (p.26): in rialzo. Ormai non è più una sorpresa. Dopo Foggia e Bitonto, la squadra di Laterza ha superato (in casa) anche il Taranto (2-0), dimostrando di non trovarsi lassù per caso. Nelle ultime 7 partite ha perso solo a Cerignola (peraltro in extremis). Sembrava l’inizio del declino. Il Fasano, viceversa, ha archiviato la sconfitta del Monterisi nel cassetto degli incidenti di percorso. Chiudendolo subito. Mercoledì prossimo vorrebbe brindare in Coppa. Il Foggia conta di offrirgli un amaro calice…

Taranto (p.24): in ribasso. Sembrava che Panarelli avesse messo le cose a posto. Ma la squadra rossoblù è tornata quella di prima (quando c’era Ragno). Dopo 4 successi di fila, sono arrivate 2 sconfitte consecutive (in casa col Gravina ed a Fasano). E in riva allo Jonio è tornato lo sconforto. Tanto che il presidente Giove ha rassegnato le dimissioni. Evidentemente 6 sconfitte in 14 partite sono troppe per una squadra che ha l’ambizione di vincere il torneo. La vetta dista 6 lunghezze.

Sorrento (p.24). stazionario. Un po’ come il Fasano, il Sorrento è sempre lì: a ridosso delle big. Magari c’è qualche pareggio di troppo (ad Andria è arrivato il terzo nelle ultime 5 partite), ma la squadra di Maiuri non perde. L’ultima sconfitta è datata 15 settembre a Gravina (alla terza giornata). La miglior striscia positiva in atto è del Sorrento: 11 turni. Riuscirà a tenere il ritmo delle battistrada (il Bitonto viaggia ad una media superiore a 2 punti/partita)?

Casarano (p.24): in rialzo. Bitetto ha dato concretezza ad una squadra che con De Candia raccoglieva più applausi che punti. A Francavilla in Sinni è bastato un gol di Russo (rigenerato dal neo allenatore) per conquistare la terza vittoria in quattro partite. Ed ora, rieccolo lì, il Casarano: a braccetto col Taranto (e col Sorrento). A mirare la vetta. Ancora distante, ma meno di qualche settimana fa.

A. Cerignola (p.23): in rialzo. Vale lo stesso discorso fatto per il Casarano. Il cambio di allenatore (Feola al posto di Potenza) ha ridato slancio alla squadra. Si spiegano così i successi – uno dietro l’altro – con Francavilla, Gladiator, Fasano ed Agropoli che hanno riportato su in classifica i gialloblù. Dove possa arrivare la risalita, non è dato saperlo.

Redazione Solofoggia.it

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