Quotidiano sportivo a cura di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante
In primo piano La partita

Questo Foggia mi piace!

A quasi un mese dall’inizio del campionato di serie D torno a scrivere le mie impressioni generali su quella che è ad oggi la nuova realtà calcistica foggiana denominata Calcio Foggia 1920.

Considerando il “terremoto” sportivo che ha colpito quest’estate il mondo calcistico foggiano decretando la fuoriuscita dal calcio professionistico da parte della compagine rossonera, debbo dire che la ricostruzione del calcio a Foggia seppur non ancora perfetta ed impeccabile sta procedendo piuttosto bene. La vittoria ottenuta oggi sul difficilissimo campo di Cerignola è la dimostrazione più lampante.

Se consideriamo infatti il ritardo nell’approccio alla preparazione estiva, la dipartita di Amantino Mancini dopo sole tre partite ufficiali da allenatore del Foggia e con una squadra ancora work in progress, beh allora mi sento di fare un grosso applauso all’attuale presidente del Foggia Roberto Felleca ed a tutti i componenti della dirigenza rossonera, i quali nonostante tutte queste vicissitudini poco felici comunque hanno allestito una buona squadra che al suo interno possiede già alcune ottime individualità ( vedi oltre al già conosciuto Iadaresta anche Fumagalli, piuttosto che Gentile, Salines, Anelli o lo stesso Viscomi che tra l’altro è stato uno dei migliori in campo.)

che unite ad una buona amalgama collettiva seppur all’alba del girone H della serie D hanno portato il Foggia nelle zone alte del girone meridionale, che a mio avviso rappresenta il girone più duro di tutta la serie D.

Detto questo però ci tengo a fare tre precisazioni fondamentali, senza le quali a mio avviso non si può assolutamente prescindere se si vuole fare un’analisi giusta ed obiettiva sulla stagione dei satanelli da qui fino a maggio.

1 – NINNI CORDA NON E’ ZEMAN: Già dopo le prime partite di campionato sento già i primi santoni da salotto dire che il Foggia non ha un bel gioco dominante come nel recente passato. Domanda, Salvo qualche raro caso nei dilettanti avete mai visto un bel gioco come in serie A o in serie B ? Credo proprio di no, ergo dimentichiamoci il bel calcio e lasciamo in pace il buon Ninni, il quale magari non sarà il nuovo Guardiola o De Zerbi, ma per quanto mi riguarda il tecnico sardo per questa categoria va più che bene.

2 – NO PRESSIONE SUI CALCIATORI: Tutti noi tifosi del Foggia vorremmo che Gentile e soci salissero subito in serie C, ma se cosi non fosse non facciamone un dramma, non contestiamo selvaggiamente, ma piuttosto restiamo sempre vicino alla squadra, perché anche per questi ragazzi non è facile giocare con l’obbligo e con la pressione di dover vincere a tutti i costi al primo colpo il campionato di serie D.

Il giro ne H è inutile girarci intorno è davvero tosto. Cerignola, Taranto, Brindisi, Casarano e Bitonto sono squadre che in questa categoria rappresentano il top, quindi se nel caso sciagurato il Foggia non dovesse riuscire a salire immeritamente in C come già detto in precedenza non facciamone un dramma, perché purtroppo per via di questo regolamento scellerato dalla serie D salgon su soltanto le prime classificate di ogni girone altresì preferisco le cose fatte con calma, ma con professionalità, piuttosto che con fretta, sbagliando poi le scelte future (Sannella e Nember docet). FORZA FOGGIA!!!!

Redazione Solofoggia.it

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