L’altra faccia del calcio, quella corrotta e perdente
di Massimiliano Contini
Quando nel 2006 alla fine del processo sportivo chiamato “Calciopoli” furono radiati dal sistema calcio italiano Moggi, Giraudo e Bettega la maggior parte dei giornalisti sportivi e dei tifosi pensava che da quel momento in poi il pallone nostrano senza la presenza della cosiddetta “Cupola” si sarebbe definitivamente pulito dal fango della corruzione.
Sono passati tanti anni dalla fine di quella triste vicenda, Moggi, Giraudo e Bettega sono definitivamente usciti dal mondo del calcio italiano, eppure non mi sembra che il pallone nostrano sia immune da scandali e imbrogli di vario genere. La vicenda relativa alla mancata disputa dei playout e la conseguente retrocessione diretta del Foggia Calcio in serie C è l’ennesima dimostrazione che certifica ancora una volta la sconfitta del sistema calcio Italia. Oggi è capitato al Foggia, domani capiterà al Pizzighettone, oggi comanda Claudio Lotito, ma domani potrebbe comandare un’altra persona, e cosi via fino al 2080… il problema di fondo non è il duello a distanza tra Lotito e il Foggia, ma allargando l’orizzonte possiamo notare come ad essere marcio è tutta la macchina organizzativa che muove i fili del calcio italiano.
Caso Palermo : La squadra siciliana come noto è stata retrocessa all’ultimo posto del campionato di serie B perché nel triennio 2014 – 2017 la stessa squadra siciliana è stata inscritta ai campionati in questione pur avendo i bilanci in disordine. Comprendete bene, cari tifosi rossoneri, che il problema non nasce dall’oggi al domani, il Palermo non è improvvisamente fallito in tre giorni, ma questa è una storia che ebbe inizio nel 2014, e la domanda che mi suscita rabbia e sdegno è :”Perché il Palermo non fu retrocesso già nel 2014? Perché aspettare cosi tanto tempo prima di prendere provvedimenti?” E in secondo luogo il Palermo è stato condannato ma il suo presidente, tale Maurizio Zamparini, secondo la giustizia sportiva, risulta innocente al 100% (è come se chi provoca un’incidente d’auto viene scagionato mentre a processo ci va l’auto e non il conducente… SEMPLICEMENTE ASSURDO). D’altronde però una piccola risposta a questo dilemma c’è: Siamo in Italia, nel paese dei balocchi, laddove tutto è possibile.
Da lunedì sera quando è uscita la notizia della mancata disputa dei playout perché di fatto Claudio Lotito, ha deciso in maniera dittatoriale, che la sua Salernitana si doveva salvare a discapito del Foggia senza disputare nessun spareggio salvezza, in molti si sono incavolati e indignati come se fosse il primo scandalo che investe il calcio italiano. Cari miei, quest’anno il Matera è stato escluso durante il campionato di serie C perché proprio come il Palermo aveva i bilanci in disordine. Sempre per gli stessi motivi la Pro Piacenza ha fatto scendere in campo dei ragazzini perdendo poi la partita contro il Cuneo per venti a zero (si giocava sempre in serie C ed anche la squadra piacentina proprio come quella materana fu esclusa dal campionato a torneo già iniziato) in questi due casi che ho citato la colpa non è di Lotito, ma è del sistema calcio italiano (della Covisoc per la precisione, la quale invece di vigilare sulla regolarità dei bilanci evidentemente dorme) che come il pesce è marcio perché puzza dalla testa.
Sperando che il Foggia Calcio possa far prevalere le sue ragioni nelle sedi opportune, personalmente sono molto pessimista perché purtroppo fin quando nel calcio, ma anche nella vita di tutti i giorni, in Italia prevarrà la logica clientelismo e del favoritismo allora nulla cambierà. Il Paese cosi come il pallone continuerà a rotolare nel fango dell’illegalità e della corruzione. In conclusione la mia solidarietà va sia ai tifosi del Foggia, che a quelli del Palermo, i quali ad oggi sono le uniche vittime di questo sistema infame e iniquo che mette in “fuorigioco” la passione dei tifosi.