In Russia si parte!
di Alessio Mangano
Finalmente è arrivato il 14 giugno, data che farà spremere le meningi a tanti ma che rappresenta, purtroppo pochi lo ricordano, la giornata ianugurale del Campionato del Mondo. E sì, forse è stato detto troppe volte, forse si son fatte troppe battute sull’argomento ma l’assenza dell’Italia da questa competizione si avvertirà solo adesso e sarà fortemente ingombrante.
La nostra vita è stata scandita da certe immagini riproposte continuamente. Siamo arrivati ad odiare l’esultanza di Boninsegna in una finale in Messico o la corsa forsennata di Tardelli nel Santiago Bernabeu; tutti abbiamo ben impresso nella mente il rigore di Baggio nel 94 o gli occhi spiritati di Schillaci nel 90. Tutti ancora ci emozioniamo per l’esultanza di Grosso e al tempo stesso ci arrabbiamo ancora per certe decisioni prese da un tale arbitro Moreno.
Ma una cosa è certa, anche quando le cose non sono andate benissimo, anche quando abbiamo fatto figuracce come nel 2010 o nel 2014, comunque c’eravamo, comunque sentivamo il nostro inno nazionale risuonare durante le nostre tavolate con gli amici anche solo con una pizza ed una birra.
Se non ci saremo la colpa non sarà stata solo del tecnico Ventura, se resteremo a casa la colpa sarà di tutti noi che pensavamo che fosse tutto scontato, che ogni partecipazione ci appartenesse. Insomma è stata l’Italia intera ad essere superficiale e non credere che sarebbe potuto accadere quello che poi si è avverato.
Ora ci toccherà tifare per una squadra, cercando di individuare la più simpatica, la più inesperta sperando magari che si possa avverare il miracolo Leicester o comunque che non avvenga tutto secondo copione e che qualche squadra non considerata, possa arrivare il più in alto possibile come successe al Camerun in Italia 90. Di certo agli italiani una squadra non sarà simpatica e sarà quella che ha saputo arrivare al posto nostro, la Svezia.
Non suonerà il nostro inno, non organizzeremo le tavolate con gli amici ma sicuramente saremo tutti lì a guardare quegli stadi dove, clamorosamente, non sventoleranno le nostre bandiere.
Buon Campionato del Mondo a tutti!