Una scelta d’amore
di Annalisa Barbaro
Avete presente quella sensazione piacevole, al risveglio, se si è fatto un bel sogno o se si è davvero vissuto un evento?
Così mi sono svegliata oggi dopo la serata di ieri, con la partecipazione alla festa organizzata dalla curva nord per i suoi 20 anni di sodalizio.
E come in tutte le feste belle, quelle con la torta, c’era la ciliegina più pregiata che una tifosa del Foggia potesse avere.
Lui, il mito assoluto.
Ne avevo sentito parlare da tutti: Lui, il mitico Capitano, quello del passato glorioso, di quei nostalgici anni ’60 e ’70.
Io non c’ ero ancora.
Forse esistevo solo nei sogni adolescenziali di mia madre.
Ma quante cose ho sentito raccontare di Lui.
Di solito si dice:”Sì, era bravo però…”.
Mai nessuno aveva e mai troverà un “però” per un Uomo e un calciatore che se avesse ceduto a lusinghe avrebbe potuto giocare in squadre oggettivamente più titolate quando, nel fiore della sua gioventù e del vigore agonistico era richiesto.
E mi torna in mente la richiesta di un nostro sacro del calcio, Liedholm, che lo aveva fatto prendere dal suo Varese laddove avrebbe giocato con atleti che poi hanno vinto tutto.
Anche grazie al suo allenatore dell’epoca, quel Maestrelli grandioso, ma soprattutto con la sua volontà, è rimasto da noi.
Avrebbe meritato almeno di esserci al mondiale del ’74 e sarebbe accaduto se fosse andato in altre squadre.
Ha preferito vincere i mondiali del cuore, dell’affetto della “sua” gente, quella di Foggia.
Ha preferito il caldo e la borea della nostra Terra a climi più snob.
Lo ha fatto per amore.
Di una donna? Di una squadra? Di un popolo?
Per amore. E basta.
E per noi tutti è LEGGENDA❤🖤