Una città che sa fare squadra!
La forza dell’appartenenza, la paura di perdere all’improvviso quel collante che ti lega alla tua città di origine hanno unito un popolo, quello foggiano, che percepisce di poter subire una pena troppo severa per essere ignorata.
È quel miracolo che in questa città può essere l’effetto dell’unica cosa che muove una comunità intera, il calcio. E succede che tutti, ma proprio tutti, cercano di organizzarsi, provano a reagire, si uniscono al di là delle appartenenze politiche, al di là delle simpatie, al di là delle differenze sociali.
Questa città sa stringersi forse solo intorno al dio pallone, è inspiegabile, ma è così. Questa sentenza che ora pesa come un macigno per come si prospetta potrebbe avere un impatto sociale devastante, sarebbe la morte di una città e questo lo stanno percependo tutti, dal sindaco ai politici di qualsiasi colore, dai foggiani conosciuti anche lontano dalla propria terra ai giornalisti locali e nazionali.
Ci saranno altri momenti per valutare serenamente il perchè di una mancata crescita in qualsiasi altro campo, oggi c’è da salvare l’unico fenomeno che coinvolge tutti indistintamente soprattutto nei momenti di difficoltà.
È commovente quello che sta succedendo mediaticamente a favore del Foggia, vogliamo che tutto ciò possa aiutare a trovare una soluzione perchè non si debba staccare la spina, perchè questa città possa ancora veder rotolare una sfera di cuoio sotto la gloriosa bandiera rossonera.