Un passato…sfumato nel presente!
Tra qualche ora palla al centro e fischio dell’arbitro che dichiarerà aperta la sfida tra due squadre, il Crotone e il Foggia, che partono sulla carta con ambizioni importanti ma presumibilmente diverse.
C’è però una sfida nella sfida e riguarda ovviamente le panchine. Da una parte, anche se squalificato, Gianluca Grassadonia, un allenatore emergente, con delle idee, un allenatore che a Foggia potrebbe spiccare il volo, cosa successa a tanti suoi colleghi; dall’altra parte lui, Giovanni Stroppa, colui che a Foggia ha lasciato il segno. Sarà strano vederlo indossare una divisa diversa e sedersi dalla parte opposta. Tornerà strano come quando capitò di vedere Padalino con la tuta del Matera o del Lecce e De Zerbi con quella del Benevento, solo per restare nell’ambito di chi ha permesso la rinascita del Foggia, a partire da Termoli per finire a Crotone.
Spesso si pensa che le cose possano essere eterne, si pensa che certi rapporti non si debbano chiudere mai, poi però ci si scontra con la realtà di una professione che ti può coinvolgere ma con l’interesse sempre rivolto al proprio futuro, alla propria carriera. È sempre stato così, è giusto che sia così.
Stroppa è stato un allenatore che ha saputo anche dividere la piazza, che, come tutti, ha sbagliato e ha fatto bene ma alla lunga resteranno le sue imprese nei suoi due anni di permanenza, come son restate le gesta dei suoi predecessori. Ognuno ha saputo dare il massimo e la piazza lo ha percepito.
A Stroppa probabilmente si può contestare un distacco freddo, all’improvviso, nel momento in cui forse proprio lui avrebbe potuto dare una mano ma tutto questo ormai è consegnato alla storia. La vita continua con nuovi protagonisti, nuovi entusiasmi e rinnovate ambizioni.
Oggi ci sarà un fischio di inizio, per qualche minuto ci sembrerà strano vedere Stroppa seduto in una panchina diversa ma sarà solo per qualche minuto poi ognuno penserà ai propri interessi e il passato riuscirà a sfumarsi nel presente.