E’ un Foggia inarrestabile
di Mimmo Attini
Il Foggia non si ferma più, è alla quarta vittoria consecutiva. Ma quello che colpisce particolarmente è la sensazione di solidità, di compattezza e di padronanza. I rossoneri contro il Carpi fanno la gara, impongono il proprio gioco e non subiscono per un solo attimo l’avversario. Nuova e vecchia guardia sembrano coesistere da decenni.
E’ evidente che in casa Foggia si respiri un nuovo clima; si lavora tanto, c’è unità, sacrificio, voglia di lottare tutti uniti. Certamente i nuovi arrivati stanno facendo la differenza ma chi già c’era sta mostrando segni di crescita inimmaginabili fino a pochi mesi fa.
Dagli spalti “piovono” applausi per tutti persino per uno stop a seguire di Stroppa per rimettere un pallone in campo. La gente è estasiata e i commenti sono unanimi: “u Foggj è nu spettac’l …”.
Sembrano ormai lontani i tempi in cui la contestazione era feroce e in molti chiedevano la testa del mister. Adesso ci si stropiccia gli occhi per il bel gioco e in tanti parlano di Stroppalandia parafrasando i bei tempi di Zeman.
C’è voglia di divertirsi anche sugli spalti a tal punto che Kragl è “fajolaman”, Greco “il mago” e Tonucci “il gladiatore”. Ma altrettanto osannati sono i “vecchi”; Nicastro che lotta su ogni palla, Martinelli che dopo qualche sbaglio iniziale alza il muro difensivo e soprattutto l’immenso capitano Agnelli che da solo pressa su tutti come se non ci fosse un domani.
Il Foggia piace e lo stadio non smette un solo minuto di intonare i cori con una piccola parentesi dovuta alla particolare protesta della Curva Mancini. La vittoria contro il Carpi è stata una vittoria dei calciatori, della società che nonostante i guai giudiziari conferma di voler credere nel progetto. E’ stata la vittoria di un direttore sportivo che si sta mostrando particolarmente competente. Ma è stata soprattutto la vittoria di mister Stroppa che nonostante tutte le lusinghe di coloro che contano i punti dai play-off, e che forse qualche settimana fa lo volevano fuori, continua a ripetere che il suo unico credo è il lavoro duro per arrivare alla salvezza.
E’ cominciato un nuovo corso ed è evidente che con questo Foggia tutti dovranno fare i conti. Lo stesso Zaccheria torna ad incutere timore.
Adesso tocca al Brescia e i rossoneri proveranno nuovamente a stupire. A noi tifosi non resta che gremire gli spalti e godere.