Un Foggia come l’Atletico!
di Alessio Mangano
Archiviata la mezza delusione di Padova, la squadra è alle prese con la preparazione della gara di sabato contro una delle squadre più forti del campionato, una di quelle squadre che ha ritrovato la marcia delle grandi e che aspira alla conquista della promozione diretta. È vero, altresì, che di qui alla fine non esistono gare facili perchè nessuna squadra ha superato tutte le altre, nessuna squadra è rassegnata alla retrocessione e tante squadre sono in lotta per la conquista di un posto nei playoff.
L’ultimo turno tutto sommato è stato ancora favorevole ai rossoneri ma è chiaro che non si potrà sempre godere delle disavventure delle altre, sarà necessario imporre un ritmo diverso alla propria corsa. Consola il fatto che le squadre concorrenti hanno manifestato tutti i propri limiti, hanno confermato che non si trovano in fondo alla classifica per caso e che forse il Foggia ha qualcosa in più, quel qualcosa che, senza penalizzazione, lo avrebbe portato fuori della mischia. Ora però la classifica è quella e bisogna migliorarla, giocando male, andando ad essere più incisivi, ma portando a casa quei tre punti che possono far fare il salto.
Ha ragione Mazzeo quando dice che bisogna resettare il tutto, che bisogna partire come se il campionato iniziasse sabato perchè la posta in palio, da qui a maggio, è troppo importante per non meritare un’attenzione diversa.
Con il Benevento bisogna cacciare le unghie, quelle unghie che possono azzerare il gap tecnico, quelle unghie che hanno permesso all’Atletico Madrid di battere la Juve di CR7 e Dybala. Per riuscirci sarà necessario una unità di intenti che coinvolga squadra, società, pubblico e che possa produrre quella determinazione che in campo di solito riesce a fare la differenza al di là dei moduli, al di là degli interpreti.
Il Foggia ha qualcosa in più rispetto a tante altre squadre ma è ora di dimostrarlo sul campo per poter passare alla cassa e ritirare i tre punti che, quest’anno, per mille motivi che andranno analizzati a fine stagione, sono maledettamente sfuggiti.