Ufficiale, la serie A riprende!
di Salvatore Valerio
Le partite di campionato riprenderanno il 20 giugno.
La decisione presa dal Ministro Spadafora.
Cominciano subito le due semifinali di Coppa Italia, il 13 e 14 giugno. Prima Juventus- Milan alle 20.45, il giorno dopo Napoli- Inter.
Il 17 giugno la finale a Roma. Tutti i match di Coppa Italia saranno trasmessi “in chiaro” , tutte (anche quelle di campionato ) senza pubblico.
Non è che siano scomparsi tutti i problemi legati alla quarantena, alla quale si dovrà sottoporre tutta la squadra se ci sarà (speriamo di no) qualche calciatore positivo al Covid 19. A tal riguardo si auspica che certe disposizioni possano essere riviste e rivalutate prima della ripartenza. L’evoluzione della pandemia sarà tenuta sotto controllo dalla FIGC che ha studiato un piano B, Playoff, e un eventuale piano C con conseguente “cristalizzazione” della classifica.
Molti commentatori hanno posto in evidenza che la ripartenza del Campionato vede come unici vincitori i presupposti di natura economica, visto che intorno al calcio girano miliardi, diritti televisivi e via discorrendo. Tutte cose vere, ma il calcio muove anche passioni e divertimento e ci sentiamo in perfetta sintonia con il concetto espresso dal Presidente Gabriele Gravina:
“questo è un messaggio di speranza per tutta la Nazione” un messaggio (aggiungiamo noi) di ritorno alla normalità della nostre vite dove l’aspetto ludico si rivela importante nella gioia di una partita vinta o nella tristezza per una partita persa o rabbia per un rigore non assegnato alla squadra del cuore e via discorrendo. E’ vita vissuta.
A margine di queste importanti informazioni, che attestano la ripresa del calcio che conta, chi è appassionato di calcio non può rimanere indifferente di fronte a questa data:
29 maggio 1985 -Stadio Heysel .
Curva Z, assalto degli Hooligans del Liverpool, 39 morti.
Purtroppo una delle pagine più funeste legate alla storia del calcio di tutti i tempi. Il tutto in diretta televisiva. In quei momenti non ci si accorse subito della gravità dell’evento anche se il telecronista Bruno Pizzul, preso emotivamente dagli eventi, avvisò che avrebbe fatto una telecronaca della partita (che si decise comunque di fare), senza enfasi sportiva.
Juventus Liverpool fu per tanti una partita “ai confini della realtà”.