Troppo brutto per essere vero!
Terza sconfitta consecutiva, classifica preoccupante, squadra che manifesta una deludente involuzione.
Spezia Foggia ha detto questo. Solito gol subito a difesa schierata e Foggia che, nonostante più occasioni sotto rete, non dà mai l’impressione di poter recuperare la partita. I gol sbagliati sotto porta sembrano figli della casualità e non di azioni manovrate e costruite con il gioco. Forse proprio perché casuali, proprio perché arrivate all’improvviso, non vengono sfruttate con concentrazione e determinazione.
Quella di La Spezia sembra una mediocre partita di Lega Pro, tra due squadre che non dovrebbero andare oltre lo 0-0 soprattutto per propri demeriti e che il Foggia, con un atteggiamento che ricorda tanto la paura, riesce anche a perdere.
A parole tecnico e calciatori promettono di cacciare gli attributi ma, per altri 95 minuti, sbagliano le impostazioni di gioco, arrivano sempre dopo sulla palla e non riescono a vincere un contrasto. Agnelli, ancora una volta l’unico a metterci il cuore, predica nel deserto e alla lunga rientra anche lui nella mediocrità della squadra.
Che non si parli più di partita della svolta, che ci si renda conto che la retrocessione è un epilogo logico e concreto di questa stagione sottovalutata e che si consideri la reale possibilità che questa squadra possa giungere al mercato di gennaio con gli attuali 18 punti.
Cambiare l’allenatore? Magari bastasse. Forse in questo momento c’è veramente tutto da riconsiderare.