Dopo l’indecente secondo tempo giocato dai satanelli contro il Livorno, che ha consentito ai labronici di rimontare fino al 2-2 la squadra si sentiva carica e pronta per affrontare questo rush finale con il massimo della determinazione e della grinta, perché loro(i calciatori) ci tengono alla maglia rossonera e proprio per questo motivo non avrebbero mai ammainato bandiera bianca.
Il capitan coraggio nella settimana che portava alla gara contro la Cremonese è stato senza ombra di dubbio Oliver Kragl il quale sul suo profilo Instagram suonava la carica scrivendo: ”Lotteremo fino alla fine”! Beh caro Oliver, se il concetto di lottare vuol dire tirare zero volte in porta e passarsi la palla per 95 minuti con la stessa intensità con la quale se la passano i dilettanti a calcetto allora mi sa che non ti è ben chiaro cosa vuol dire davvero lottare fino alla fine. Quella di ieri è stata una delle più brutte partite giocate dal Foggia, con sorpresa finale. Infatti, a pochi minuti dalla fine, sullo zero a zero, il nostro portiere si è fatto sfuggire la palla tra le mani regalando così di fatto la vittoria alla compagine grigiorossa di mister Rastelli. Caro Leali, onestamente anche se l’errore è stato grave da un punto di vista tecnico, non mi sento di crocifiggerti perché tu sei la stessa persona che di fatto ci tiene ancora a galla in questo travagliato campionato cadetto, le ali le hai messe parando il rigore decisivo all’attaccante del Livorno Giannetti, nella scorsa partita, se quel tiro fosse finito alle tue spalle molto probabilmente oggi il Foggia sarebbe calcisticamente morto. Ergo, per me rimani un gran portiere che merita piena fiducia fino al termine della stagione. Per me, ad essere poco “leali” sono stati, ahimè, da ottobre ad i oggi i tuoi compagni di squadra, i quali sul social e nelle interviste prepartita sembravano tutti campioni e poi in campo di campioni non vi era alcuna traccia. Una domenica, quella di ieri, calcisticamente parlando, da dimenticare. Ma non è finita, dulcis in fundu, spegni la televisione pensi che dopo lo scempio della partita giocata a Cremona non vi possa essere qualcosa di peggio.. e invece no perché nella settimana in cui dalle parti dello Zaccheria le parole si sprecano a iosa, sul web trovi le parole di Grassadonia che commentando quel che è stato a Cremona dichiara: ”Non ho nulla da rimproverare a nessuno. La squadra ci ha messo il cuore”! Caro mister Grassadonia, ecco spiegato allora perché i tuoi calciatori (escludendo qualcuno) ultimamente, sono cosi presuntuosi ed arroganti. Caro mister, un bravo allenatore in una situazione simile, in primis fa mea culpa e poi in privato rimprovera come si deve la squadra proprio come facevano un tempo i tuoi ex colleghi Giovanni Trapattoni e Carlo Mazzone e come fanno ad esempio attualmente Allegri, Spalletti o Gattuso. Caro Grassadonia, per me, gli unici a metterci il cuore ieri pomeriggio a Cremona, sono stati solo ed esclusivamente I TIFOSI. PUNTO.