Si va incontro alla stagione

La squadra del Foggia riprende la preparazione nell’ultimo weekend prima che il pallone possa ricominciare a rotolare in campo. La partita di Brindisi è alle porte e onestamente, pensando alla squadra rossonera, è ancora difficile individuare una identità precisa, uno schema di gioco, capire soprattutto il ruolo che la squadra di Corda e Mancini potrà recitare nel suo girone in questa ulteriore esperienza in serie D.
Tutti questi dilemmi accerchiano una tifoseria che, dopo le speranze, le delusioni, le illusioni, la disperazione che si sono susseguite dall’11 maggio in poi, cominciano a provare a stringersi intorno ad un progetto che ha mille risvolti positivi ma che continua a tenere sulle spine una piazza troppe volte bistrattata e ingannata. Comincerà il campionato e si passerà dal Bentegodi al campo di Fasano, con tutto il rispetto per quest’ultimo, e un pubblico, per quanto eccezionale, appassionato e caloroso, vivrà sulla propria pelle questo brusco passo indietro, proprio nell’anno in cui si era parlato di serie A.
Bisognerà di nuovo tapparsi il naso ma non per semplice presunzione e nemmeno per un blasone oltraggiato; i foggiani hanno la scorza dura e sapranno superare anche questo anno con la passione di sempre, sopportando anche il divieto di trasferte al quale bisognerà abituarsi in questo girone H.
I tifosi sono sempre quelli che subiscono gli sbagli degli altri, le superficialità di chi sceglie, il silenzio di chi sapeva, le parole di circostanza pronunciate solo per illudere o forse per nascondere, e poi le speranze vissute nei tribunali sportivi, la speranza che potesse uscire il coniglio dal cilindro mentre si materializzava la certezza del baratro. Se la società ha fatto bene o male non sta a noi giudicarlo, lo deciderà qualcun altro; di contro i calciatori dello scorso anno, quelli che sono stati forse vittime ma che sicuramente hanno taciuto, giocano ed esultano con altre maglie mentre a Foggia, grazie alla volontà e ai soldi di chi è venuto da fuori e che va sempre ringraziato, si ripartirà con nuova gente, in un nuovo campionato ma sempre con gli stessi tifosi, quelli spesso nominati e invocati, ma quelli che invece pagano il prezzo più alto. SEMPRE!!!