Il Foggia parte per il ritiro di Campitello Matese con sufficiente entusiasmo, con una rosa che va definendosi e con i Satanelli di Savino Russo cuciti sulle maglie.
Considerate le vicende legate ai rossoneri negli ultimi periodi e nonostante la serie D, qualche sorriso comincia a spuntare sul volto dei tifosi. L’eventuale diffidenza deriva dal fatto che quando uno si scotta, poi va più cauto sui giudizi ma non per partito preso e per essere irriverente verso chi ha permesso che si ripartisse ma perchè ormai la piazza è stanca di fuochi fatui.
La rosa che si va definendo sembra una abbastanza competitiva ma non dimentichiamoci che l’anno scorso partimmo con i favori del pronostico e poi sappiamo come andò a finire. Quindi vanno bene i sorrisi per un torpedone che riparte per il ritiro con speranze e ambizioni ma senza proclami e affidandosi al campo che possa dare quelle certezze che tutti si aspettano.
Il carisma di Amantino Mancini potrà servire a guidare un gruppo fatto di gente esperta ma anche di tanti giovani che hanno la voglia di partire da una grande piazza.
Di certo da oggi si parlerà di calcio, si discuterà sulle capacità dei singoli, si valuteranno i risultati delle prime amichevoli come si è sempre fatto e si metteranno da parte tribunali, ricorsi, Lega, Coni, cordate, fidejussioni, debiti.
Che si parta pure allora e che si festeggi il centenario con il sorriso, con i Satanelli e con la speranza di ritornare a scrivere la storia.
Si parte con il giusto entusiasmo!
