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In primo piano L'opinione

Sarà duello Bitonto – Foggia?

Continua il testa a testa nel girone H di serie D

di MASSIMO G. MARSICO

Le prime due hanno fatto il vuoto alle loro spalle.
E’ presto per parlare di fuga, tuttavia Bitonto (33 punti) e Foggia (31) hanno più di… una partita di vantaggio sulle più immediate inseguitrici (Casarano e Sorrento, terze a quota 27).
L’una (pur senza Patierno) ha rifilato un poker di reti alla Fidelis Andria, l’altra (senza Iadaresta) un tris alla Gelbison (la cui difesa resta una delle migliori del girone).
Meritano di stare davanti a tutte, in classifica. Sono le uniche ad avere una media punti/partita superiore a 2.
Il Bitonto, ad eccezione di qualche incertezza iniziale (leggi: sconfitte con Agropoli e Nocerina), ha avuto poche esitazioni (8 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 11 partite). Segna a raffica (25 gol all’attivo) e subisce col contagocce (4 reti al passivo).
Il Foggia, dopo la falsa partenza (a Fasano), è scivolato solo col Sorrento (in casa), unica gara persa con Corda in panchina. Per il resto, solo vittorie (9) e pareggi (4). Va in gol con minore facilità rispetto ai rivali (19) e questo è un problema da risolvere quanto prima in sede di mercato, ma anche il tecnico dovrà metterci del suo, rendendo più efficace la manovra offensiva (come accaduto con la Gelbison). Quanto alle reti al passivo, si sa: segnare a Fumagalli è per pochi eletti (già ben 9 clean sheet).
Alle loro spalle, nessuna squadra è stata altrettanto continua nei risultati.
Stanno risalendo Casarano (27 punti) e Audace Cerignola (24). Entrambe, nelle ultime 5 partite, hanno raccolto 13 punti (frutto di 4 vittorie e 1 pareggio), tornando ad alimentare sogni di gloria. E’ indubbio: il cambio di allenatore (Bitetto per De Candia e Feola per Potenza) ha fatto bene, ma entrambe pagano i troppi passi falsi precedenti (4 sconfitte per il Casarano e, addirittura, 5 per il Cerignola nelle prime 10 giornate).
Chissà dove sarebbe il Sorrento (27 punti) – autentica sorpresa, fin qui, del torneo, capace di inanellare ben 12 risultati utili consecutivi (7 vittorie e 5 pareggi) – senza la partenza ad handicap (un sol punto racimolato nelle prime 3 partite). Eppure la squadra di Maiuri continua ad avere poco credito per la vittoria finale. Prima o poi rallenterà, pensano in tanti.
Come sembra aver iniziato a rallentare il Fasano (26 punti). Le sconfitte di Cerignola e di Casarano (sia pure inframmezzate dal successo sul Taranto) l’hanno fatto scivolare giù dal podio, ma la squadra di Laterza (semifinalista in Coppa, a spese del Foggia) è sempre in zona play off (e gli spareggi post season sono, forse, il reale obiettivo dei brindisini).
Appare in caduta libera il Taranto (24 punti). Con la Nocerina è arrivata la terza sconfitta consecutiva (dopo quelle con Fasano e Gravina), la settima in totale, la quarta in casa. Decisamente troppe.
Sembrava che l’arrivo di Panarelli avesse risolto ogni problema (4 vittorie nelle prime 4 partite, dopo il cambio in panchina). Così, evidentemente, non era.
Gli attaccanti (incredibile, ma vero) non sanno più segnare. Non vanno in gol da quasi 300 minuti.
L’ambiente rossoblù è in preda allo sconforto.
Il presidente Giove (dimessosi, la settimana scorsa) è tornato sui suoi passi ed ha annunciato cambiamenti (leggi: nuovo ds), se non proprio una rivoluzione (tecnico-dirigenziale).
Ma la prossima sfida (allo Iacovone sarà di scena l’Audace Cerignola, per una gara fra le più attese della penultima di andata) sarà una sorta di “dentro o fuori”.

Redazione Solofoggia.it

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