Rossi, il valore aggiunto

È stata scritta una pagina di storia nella gara di ritorno contro il Cerignola. Il merito è sicuramente della squadra ma è indubbio che la guida tecnica ha dato certamente una mano al raggiungimento del risultato.
Non sappiamo come andranno a finire questi playoff, nessuno può immaginare se e quando la corsa dovrà fermarsi ma di certo Delio Rossi è stato il valore aggiunto di questo Foggia.
È entrato in punta di piedi, con tanta umiltà ma con la voglia di far bene. È arrivato con qualche anno di ritardo, poteva essere sulla panchina in serie B, qualcuno non volle ma quella è un’altra storia, una storia ormai passata. Ha subito detto, tra il serio e il faceto, che non avrebbe fatto i miracoli come Padre Pio ma che ci avrebbe messo tutto il suo impegno e la sua esperienza al servizio di una barca ormai alla deriva.
Un quarto posto in campionato e la conquista dei quarti di finale dei playoff, mai raggiunti dal Foggia da quando esiste questa nuova regola per gli spareggi, sono già un buon risultato ma la piazza vuole di più, Delio lo sa, conosce la sua gente, farà di tutto per accontentarla.
Poi la imponderabilità del calcio la fa sempre da padrone, una palla può entrare ed un’altra no e i risultati sono spesso la conseguenza di quello che non puoi prevedere, ma la squadra di lunedì sera ha offerto una prestazione grintosa e volitiva come forse non si era mai visto.
È sembrato di rivedere undici Delio Rossi in campo, quel Delio Rossi calciatore che in campo dava di più di quello che aveva, che buttava il cuore oltre l’ostacolo, che non si ritirava se non avesse sudato la maglia.
E con questo modo di affrontare il Cerignola, con il determinante apporto del pubblico, l’impresa è stata portata a casa.
La gente ora ci crede, vuole arrivare in fondo, gli intenti vanno tutti in una unica direzione. Delio le proverà tutte, difficile vederlo arreso ma, in ogni caso, già da oggi, merita ampiamente l’applauso e l’abbraccio del popolo rossonero.

(ph. Alessandro Forcelli)