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Rocco Montino: “Un grande tifoso del Foggia”

di Massimiliano Contini

A volte la vita ti spiazza inavvertitamente proprio come quando su un campo da calcio il portiere viene sorpreso di soppiatto da un tiro di precisione chirurgica scagliato da una distanza siderale, sul quale, ahimè, il portiere non può farci davvero nulla. Inerme, questa è la parola che descrive al meglio il mio stato d’animo attuale dopo che sono venuto a conoscenza della morte di un carissimo amico, tifosissimo del Foggia: si chiamava Rocco Montino.

Non è mai facile trascrivere su di un foglio l’emotività che scaturisce da un decesso improvviso di un caro amico, o di chi è parte del nostro cuore. Ma nonostante sia per me un giorno tristissimo voglio ricordare Rocco con il sorriso, perché lui era sempre sorridente ed anche perché Rocco, se avesse saputo, avrebbe voluto essere ricordato con positività ed allegria.

Amico caro, che cosa mi hai combinato? Capisco che eri arrabbiato per via dei risultati negativi del Foggia, ma non era ancora giunto il momento di ammainare la bandiera rossonera e lasciare il tuo posto allo Zaccheria, la stagione era ancora lunga ed i calciatori avevano bisogno anche del tuo supporto. Dai Rocco non scherzare, lo so che hai solo cambiato settore, ma in realtà continuerai a tifare Foggia da più in alto, da una posizione molto migliore rispetto a quella che vede costretti i disabili in sedia a rotelle a vedere le partite attraverso un vetro dopo il quale c’è la panchina riservata al quarto uomo che ci costringe di fatto a vedere la gara in una posizione pessima, ma nel nostro caso era comunque così bello tifare insieme il nostro amato Foggia, mi piace pensarla cosi e non come un addio definivo. Caro compagno di mille e passa partite che ne dici se nell’attesa di Foggia – Cosenza raccontiamo al popolo rossonero come ci siamo conosciuti io e te? Chi vi scrive è Massimiliano Contini, un ragazzo disabile ed in sedia a rotelle che nel lontano 2002 viene a vivere a Foggia, e la prima cosa che fa essendo malato, si ma di calcio, vuole andare a vedere le partite allo Zaccheria che secondo i racconti delle persone sono sempre uno spettacolo, soprattutto sugli spalti. Allo Zaccheria dopo poco incontra Rocco, un altro ragazzo in sedia a rotelle, tifoso sfegatato solo ed esclusivamente del FOGGIA CALCIO. Caro Rocco, ti ricordi quando il Foggia giocava quelle partite che solo ad enunciarle mi viene la “pelle d’oca”? Foggia – Foligno; Foggia – Teramo;

Foggia – Brindisi e via discorrendo… e quel magnifico Foggia – Napoli in serie C che finì 4 – 1 per i rossoneri, quando correva l’anno 2004. Che squadrone, che soddisfazione! Diciamoci la verità, di quelle partite che si svolsero agli inizi degli anni duemila non ricordiamo il risultato esatto, ma puntualmente io mi ricordo che il primo dei due che arrivava allo Zac conservava il posto all’amico. Ricordo con piacere gli spostamenti che facevamo con le nostre carrozzine lungo il settore semideserto dello spazio riservato ai disabili… correvamo quanto il guardalinee, oppure quando i calciatori in campo non correvano e l’uno diceva all’altro: “Mister, cambio!!!! Fate uscire i giocatori del Foggia e fate entrare noi, Rocco e Massimiliano, che sicuramente “avrebbero corso” molto di più rispetto ai calciatori. Ecco, mi piace ricordare questo di te amico mio, la positività e l’energia che attraverso il calcio riuscivi a dare agli altri nonostante la vita con te non fosse stata poi cosi tanto benevola. Caro Rocco, ora basta con i ricordi, ci vediamo prossimamente, allo Zaccheria, ovunque tu sia. Io ti aspetterò e se proprio non vorrai scendere giù nel sotto tribuna perché da lassù la visuale è migliore allora io tiferò più forte anche in memoria di te. TI VOGLIO BENE AMICO MIO, VIVRAI PER SEMPRE NEL MIO CUORE!

Redazione Solofoggia.it

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