Il ritorno di Francesco Deli
Al minuto 65 di Foggia Venezia, mister Stroppa richiama in panchina Vacca e mette nella mischia Deli, al suo ritorno dopo l’infortunio. Sembra quasi un cambio di testimone. Vacca da quel momento lascia, ormai definitivamente, la maglia rossonera e Deli deve provare a fare il leader di centrocampo, magari in una posizione diversa dal calciatore napoletano, con la necessità tra l’altro di conquistarsi quel carisma che Vacca si è costruito partita dopo partita.
L’ingresso di Deli in quella partita coincide con la rimonta tra i fischi, la zampata di Deli a qualche secondo dal gong regala un punto importantissimo al Foggia e blocca una contestazione che stava ormai prendendo forma.
Stroppa gli dà fiducia anche la settimana successiva a Salerno e Deli lo ripaga con una prestazione magistrale, a dirigere il gioco dietro le punte, ricordando quel Deli che aveva contribuito e non poco al successo dello scorso campionato.
A lui Stroppa ha dato la possibilità di insinuarsi, di costruire, di inventare, con Agnelli e Agazzi alle spalle a cui è affidato un lavoro “più sporco”, più di quantità.
Il calcio ha le sue dinamiche e spesso quello che è oggi non sarà domani. Al momento, se le premesse sono queste, Deli sembra essere tornato importante nello scacchiere rossonero, il suo pieno recupero potrebbe condizionare il mercato di Nember che si troverebbe ad avere priorità in altri ruoli.
Le ultime due gare hanno confermato che Deli è stato comunque un affare, è stato una intuizione della società che guardava al futuro e nemmeno tanto immediato.
Francesco Deli è il presente e il futuro di questo Foggia.
Da lui può partire il riscatto del girone di ritorno.