Rispetto per chi lavora!

Spesso succede che alcune partite vengano vissute con una tensione particolare, che vengano condite da episodi contestati che contribuiscono a buttare benzina sul fuoco e che ci siano post partite incandescenti con polemiche e recriminazioni.
Bisogna rispettare le considerazioni di tutti, dei vincitori e dei vinti, bisogna qualche volta ammettere i propri errori, si può viceversa anche rimanere fermi nelle proprie convinzioni. È il bello del pallone. La diversità delle singole opinioni arricchisce il calcio, aumenta le competenze, spesso favorisce il confronto.
Esistono però delle figure nel calcio che vanno rispettate per quello che fanno domenicalmente, nel loro ruolo di super partes, e questi sono i giornalisti, soprattutto quelli che lavorano per piattaforme che hanno una valenza nazionale e che devono essere messi nelle condizioni di fare al meglio il loro lavoro, in tutti gli stadi, indipendentemente dalla latitudine, dalla città, dal blasone della squadra.
Antonio Di Donna, quando fa una telecronaca, è un valore aggiunto per questa serie D, lui che ha lavorato nei principali stadi di tutta Italia, nelle serie superiori. Antonio non può essere disturbato, non può essere insultato perchè in quel momento sta lavorando per chi ha deciso di guardare quell’evento, per quegli utenti che pagano per quel servizio, utenti non necessariamente tifosi del Foggia.
A Foggia i giornalisti ospiti hanno il loro posto, non stanno tra i tifosi, hanno gli addetti alla comunicazione che si adoperano per metterli a proprio agio, indipendentemente dalla testata di appartenenza. Non si tratta di blasone o di grandezza del proprio stadio, ma solo di organizzazione e buona volontà.
Sui calci di rigore e sulle espulsioni si possono avere opinioni diverse, sul rispetto del lavoro sicuramente no.