Ripartire dalla reazione della squadra!

A dieci minuti dalla fine, il risultato a sfavore del Foggia faceva prevedere un futuro preoccupante. Mazzeo rasserena l’ambiente ma il risultato finale, anche se raggiunto nel finale, non ha il sapore della vittoria. La posizione in classifica non invita al sorriso, le partite da disputare diventano otto e il Foggia non è nemmeno più nei playout.
Cosa si fa in questi casi? Si butta via l’acqua con tutto il bambino? Assolutamente no. Bisogna prendere quello che di buono ha fatto vedere la squadra contro il Cittadella e ripartire da quelle certezze. La squadra ha reagito, non si è fatta condizionare dagli eventi straordinari degli ultimi giorni e ha fatto una buona partita. In questo momento interessa poco se un allenatore è stato più bravo dell’altro o viceversa. Non c’è tempo per queste analisi e per certi confronti. Bisogna partire dalla capacità di reazione dei rossoneri, dalla loro maglia sudata, dalle poche sbavature al cospetto di una squadra che era reduce da tre vittorie consecutive. Bisognava portare a casa i tre punti ma si è rischiato di non conquistare nemmeno il punto del pateggio. Troppo poco? I conti, siamo certi, si dovranno fare all’ultimo giro di lancette dell’ultima partita del campionato. Subito dopo si potranno fare tutte le analisi del caso, si potranno indicare quelle che saranno state le scelte giuste e quelle sbagliate. Ora no, non si può ignorare questa forza di reazione che può dare energia positiva.
La strada è lunga e tortuosa e forse la salvezza raggiunta in extremis sarà vissuta come la promozione del 2017.
“Meglio soffrire per poi gioire, che illudersi e poi morire!”