“Regoliamoci” ma non tutti.
E’ una strana coincidenza quella che accomuna la manifestazione itinerante organizzata dalla Lega B dal titolo “Regoliamoci-Le Regole del Gioco Pulito” e la sentenza del Tribunale Federale Nazionale sul caso Catanzaro-Avellino.
E se mentre nella giornata di ieri allo Zaccheria si radunavano tecnici, calciatori e dirigenti della prima squadra e di quelle giovanili alla presenza di Gianluigi Pocchi, referente della piattaforma di “Responsabilità sociale” della Lega cadetta e di Marcello Presilia, avvocato e responsabile integrity per l’Italia di Sportradar AG, per parlare di etica, rispetto e responsabilità sociale dedicando anche una sessione formativa alle frodi sportive , nella giornata di oggi la Sezione Disciplinare del Tribunale sopra citato, disponeva il proscioglimento di tutti gli interessati nell’ambito del procedimento relativo alla gara Catanzaro-Avellino del 5/5/2013.
La Procura Federale aveva deferito le due società e sette tesserati, fra cui Russotto ora al Catania, per aver posto in essere atti diretti ad alterare il regolare svolgimento ed il risultato finale della partita valevole per la penultima giornata della Lega Pro 2012/13 chiedendo la retrocessione dei due club all’ultimo posto in classifica.
Il Tribunale ha inteso non procedere, ritenendo scarno l’impianto probatorio accusatorio “pur prendendo atto -come riportato nella sentenza- della obiettiva difficoltà di ricostruire dettagliatamente fatti che risalgono ad una stagione sportiva ormai risalente nel tempo e sulla quale non sembra, da quanto esposto nel deferimento, che la Procura della Repubblica di Palmi abbia svolto accertamenti mirati nell’immediatezza dei fatti”.
Chissà se un giorno qualcuno mandato dalla Lega riuscirà a spiegare tutto questo ai ragazzi delle giovanili?