Quella volta contro il Venezia…
Tra le gare disputate tra Foggia e Venezia, i più anziani ricordano spesso quella disputata in serie B, nel campionato 1960/61 e precisamente il 5 febbraio 61.
La gara venne sospesa per invasione di campo sul risultato di 2-1 a favore dei veneti.
L’allora corrispondente da Foggia della Gazzetta dello Sport, Gustavo Cammeo, così descrisse l’accaduto: “Tra i responsabili degli incresciosi incidenti, per fortuna non gravi, che hanno provocato la sospensione dell’incontro è l’arbitro Cirone, apparso non all’altezza della situazione.”
Successivamente lo stesso Cammeo elenca una serie di episodi che avrebbero contribuito a riscaldare il pubblico dello Zaccheria:
Al 5′ l’arbitro sorvola su un fallo di mano in area lagunare su un tiro di Florindi verso la rete.
Al 23′ per uno scontro in area foggiana, l’arbitro, tra numerose proteste, assegna il rigore al Venezia parato da Biondani con l’aiuto del palo.
Dopo 7 minuti ancora rigore per gli ospiti per un fallo di mano plateale di Odling. Questa volta dal dischetto De Paoli non sbaglia e porta in vantaggio il Venezia.
Al 37′ Florindi appoggia di testa la palla a Bortolotti che con un tiro potente pareggia per il Foggia.
Al 44′ altro episodio molto discusso: su una azione del Venezia, l’arbitro non si avvede, nonostante la segnalazione del guardalinee, di un fuorigioco di De Paoli che realizza per la sua squadra. A seguito delle feroci proteste, la rete viene giustamente annullata.
Nella ripresa la partita offre spunti di rilievo da una parte e dall’altra e tra l’altro, in campo pesante e fangoso, sale l’agonismo e l’arbitro non riesce a portare la calma tra i calciatori con interventi decisi e autoritari.
Si giunge così al 30′: da un’azione viziata da un fallo di mano di un calciatore del Venezia, la palla giunge a Raffin che, in posizione di fuorigioco, realizza. Grandi proteste ma l’arbitro questa volta è irremovibile, decide di non consultare il guardalinee e assegna la rete.
A quel punto il pubblico dello Zaccheria comincia a spingere sulla rete di protezione e un po’ alla volta riesce a creare varchi che danno la possibilità di entrare in campo. Le forze dell’Ordine riescono a bloccare le intemperanze ed anche i calciatori del Foggia contribuiscono a fermare la gente inviperita.
L’arbitro comprende la gravità del momento e cerca di guadagnare la via degli spogliatoi ma viene raggiunto da una persona che lo colpisce con alcuni pugni ma che viene subito fermato dalla Forza Pubblica.
Alla fine saranno una ventina gli spettatori esagitati ma per fortuna le loro intemperanze vengono fermate sul nascere e non contribuiscono a rendere più pericolosa e preoccupante la situazione.
Quella volta le sanzioni nei confronti del Foggia furono le seguenti: sconfitta a tavolino per 2-0, tre turni di squalifica nei confronti dello Zaccheria e una multa sostanziosa per l’epoca (500mila lire)