Peccato per come è andata!
Sbagliare l’approccio da parte di una squadra è comunque indice di chi, magari anche inconsapevolmemte, ha sottovalutato la partita. Le vittorie aiutano a vincere ma possono anche far crescere delle certezze che si reggono su supporti fragili. Oggi è successo che il Foggia è entrato molle e deve ringraziare il migliore in campo, Fumagalli, se la partita non ha preso una piega diversa.
Non c’è da allarmarsi, bisogna solo perfezionarsi. Una squadra che vuole vincere deve scendere determinata dal primo minuto e non può farsi rimontare dopo esser passata in vantaggio a 13 minuti dal termine. Sono cose che oggi avrebbero proiettato il Foggia di nuovo solitario in vetta e, se anche la classifica di ottobre può sembrare cosa di poco conto, due punti in più possono sempre ritornare utili.
Qualcosina bisognerà rivedere in difesa soprattutto considerando l’assenza di Anelli e soprattutto bisogna lavorare sull’enorme lavoro di Iadaresta che non sempre va a favorire una chiara occasione da rete.
Al momento, superate le gare definite difficili, si dovrebbero affrontare squadre che viaggiano un po’ più in ritardo rispetto alle altre. L’insidia però resta dietro l’angolo per cui mai dimenticare che le grandi perdono i campionati proprio con le piccole.
L’imperativo è quello di superare al più presto la delusione di un risultato che, per quanto giusto, lascia l’amaro in bocca per come è arrivato e di rituffarsi nella settimana con l’obiettivo fissato a Nardò dove il Foggia avrà l’occasione di mostrare la propria forza e le conseguenti ambizioni.