Ora bisogna ascoltare Zeman
Ora sarebbe giusto ascoltare anche il tecnico Zeman per comprendere anche la sua posizione circa il divorzio che era nell’aria ma che tutti, sino all’ultimo, speravano di scongiurare. È sempre bene ascoltare le due campane prima di farsi un’opinione sulla vicenda. D’altra parte il tecnico boemo dovrà pure salutare una piazza che lo ha amato e continua a farlo. Magari in quella occasione potremmo farci spiegare il valore di quella firma apposta su un contratto a gennaio, contratto che prevedeva il suo rinnovo. Magari ci dirà perchè ha dichiarato che non c’erano cifre su quel documento, cosa smentita ieri dal presidente che ha mostrato lo stesso alla piazza. Tutto solo per calmierare gli animi della tifoseria? Vogliamo intendere che quel gesto abbia solo rappresentato una tregua in un rapporto che è sembrato da sempre non proprio idilliaco? La piazza merita chiarezza e non la necessità di nascondere la polvere sotto il tappeto.
Non sapremo mai se in questo secondo anno Zeman avrebbe centrato qualche traguardo importante dopo la oggettiva crescita della sua squadra nel corso della stagione. Non lo sapremo mai come non potemmo saperlo dopo la stagione 2010/11 quando decise di lasciar tutto e andare a Pescara.
Se, come ha detto Canonico, il suo è stato un no convinto, cosa si sono detti in 7 ore? C’erano forse i margini per una ricucitura? Veramente non si è parlato di Pavone? Il rinnovo riguardava solo lui? Quindi il prossimo anno, se il tecnico dovesse andare altrove, il direttore sportivo sarà oggetto della trattativa per il suo contratto?
Aspettiamo queste risposte con la consapevolezza che ora Canonico dovrà rimboccarsi le maniche ed andare avanti con un progetto ambizioso, con la voglia di fare il salto ma dovrà scontrarsi con una piazza delusa.
Per il tecnico boemo non ci sarà questa prova di maturità, la sua partita finisce al primo tempo di una partita che è sembrata difficile da subito.