Molto più di una vittoria
di Mimmo Attini
Ci sono vittorie che hanno un sapore diverso perché sanno di rivincita, di rivalsa, di sfottò. La vittoria del Foggia a Pescara, dopo trent’anni, rappresenta proprio questo. C’era un quattro a zero dell’andata da vendicare e così è stato. Un Foggia praticamente perfetto mette in scena una prestazione sontuosa dominando gli abruzzesi in ogni zona del campo.
Si nota qualcosa di diverso proprio nei sorrisi e nello sguardo dei giocatori a fine gara. Le stesse parole di mister Gallo a fine partita hanno un significato differente rispetto ad una semplice analisi tecnica.
C’era una promessa fatta prima del match ai propri tifosi in una settimana in cui l’unico obiettivo era quello di vendicare allo Stadio Adriatico il poker dell’andata.
C’erano in campo occhi diversi, una concentrazione e una cattiveria agonistica mai vista prima. C’era l’orgoglio di rappresentare una tifoseria “bloccata” a casa per ordine pubblico, e c’era l’obbligo di rendere fieri quei tifosi fuori sede che hanno potuto e goduto per essere li a sostenere i rossoneri.
È stata una vittoria del gruppo, del mister, dello staff, della dirigenza. Una vittoria che apre prospettive molto più importanti; il quarto posto diventa un obiettivo fondamentale al pari della coppa Italia.
Lo si percepisce leggendo i tantissimi commenti sul web, sui social. Tutti uniti ad esaltare la prestazione di capitan Di Pasquale e compagni. Finalmente si parla solo ed esclusivamente di calcio giocato e non di possibili ed ipotetiche beghe societarie, di nuovi acquirenti, di fallimenti vari. Il Foggia è sano sotto tutti i punti di vista. Il Foggia è sereno e unito.
Mercoledì c’è un’altra sfida importante, il derby col Taranto. Sarebbe bello riempire lo Zaccheria come abbiamo visto in passato, lo meritano i ragazzi, lo merita questa società.
È inutile negarlo, ma ci sono partite che meritano una cornice di pubblico differente perché hanno un sapore diverso proprio come la sfida col Taranto.
Del resto, come cantano le curve: “i ragazzi han bisogno di noi”.
(ph. Alessandro Forcelli)