Maledetto 5 giugno!
E sì perché 2 anni fa, proprio il 5 giugno, il Pisa nella gara di andata ipotecava con un 4-2 rocambolesco la promozione in serie B ai danni di un Foggia che sembrava avere i favori del pronostico. Dopo due anni di successi, proprio il 5 giugno una Assemblea di Lega ti toglie qualcosa come un milione e mezzo di euro, forse più, che per una società con un bilancio come quello del Foggia vuol dire una bella botta che può minare il futuro e la serenità del club.
A dire il vero, nonostante io provi a districarmi tra quello che ho letto e considerando che ormai il linguaggio del calcio fuori dal rettangolo di gioco sta diventando quasi peggio del politichese, mi vengono da semplice appassionato delle considerazioni spontanee: il Foggia non godrà di buona parte della mutualità per un ritardo del pagamento di una fidejussione a garanzia di stipendi che comunque sono stati regolarmente pagati mentre per esempio se avesse presentato la fidejussione di iscrizione con ritardo avrebbe beccato due punti di penalizzazione senza sanzione economica. Mi sembra sproporzionato.
Mi chiedo ancora: se comunque c’è una regola che non è stata rispettata perché non applicare la giusta sanzione evitando di far votare gli altri clubs?
Probabilmente sarò io che ci ho capito poco.
Io so soltanto che il Foggia ha vinto sul campo in lealtà e sportività sino all’ultimo secondo dell’ultima gara tra lo stupore di tutta l’Italia. Ha vinto su tutti gli spalti di tutti gli stadi dove è stato consentito che andassero i tifosi rossoneri. Ha perso viceversa, in un altro maledetto 5 giugno, per 13 a 7 una partita sportivamente insignificante ma praticamente rilevante e determinante in una aula della Lega Calcio in quel di Milano
Ma da queste parti ormai ne hanno visto di tutti i colori, sono caduti e si sono sempre rialzati. Andranno via i migliori? Cambieranno i protagonisti della prossima stagione? Si dovrà ritornare a fare collette per la sopravvivenza? A Foggia hanno la scorza dura e sanno, ma lo sappia anche chi oggi sghignazza e se la ride, che la vita è una ruota e che prima o poi le cose possono cambiare per tutti.
Questo 5 giugno resterà amaro ma non si dimentichi mai che sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto, ma i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani.